Lo scorso 23 giugno 2017 si è svolto un interessante seminario sull’adeguamento degli impianti termici e, in particolare, sull’adozione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore. L’iniziativa è stata fortemente voluta da Confartigianato Impianti Rieti che ha trovato nella Camera di Commercio e nell’Associazione dei consumatori Konsumer i partner ideali per chiarire gli aspetti giuridici e tecnici del D.Lgs. 102/2014. Il Segretario Generale della CCIAA di Rieti, Giancarlo Cipriano, ha aperto i lavori, portando i saluti dell’Ente e sottolineando l’importanza dell’iniziativa a pochi giorni dalla scadenza che, è bene ricordarlo, è fissata al 30 giugno 2017, salvo deroghe. Maurizio Aluffi, Direttore di Confartigianato e vice presidente dell’Ente camerale, ha rimarcato come una scadenza così importante stia passando nel silenzio più totale e come la stragrande maggioranza dei condomini non abbia adempiuto agli obblighi di legge, mettendo a rischio di sanzioni migliaia di famiglie. Senza dimenticare che i sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore permettono forti risparmi e contribuiscano a limitare l’impatto ambientale degli impianti di riscaldamento e refrigerazione. Chiara e puntuale la relazione del dott. Franco Pani, Presidente di Confamministrare, che si è soffermato sull’aspetto normativo connesso alle innovazioni, soffermandosi, fra le altre cose, sul ruolo dell’amministratore, sull’iter procedurale da seguire per la validità dell’approvazione dell’innovazione, sulle delibere invalide, sulla documentazione necessaria e sulle problematiche connesse alla ripartizione delle spese, anche in relazione ai distaccati. Sono stati poi condivisi i riflessi di tali innovazioni sul regolamento di condominio, fornite le modalità pratiche per la gestione dei morosi e l’avvio di iniziative contro i condomini che ostacolano l’installazione di dispositivi nelle abitazioni. La seconda parte del seminario è stata aperta dall’intervento dell’Ing. Giulio Vannucci. La sua relazione si è incentrata sul profilo tecnico dell’adeguamento, fornendo indicazioni per comprendere il funzionamento della termoregolazione, per procedere a una corretta contabilizzazione dell’impianto centrale, per arrivare all’appropriata suddivisione delle spese per il riscaldamento e l’acqua sanitaria (consumi volontari, involontari, formazione delle tabelle dei millesimi “calore, etc.). Infine, alla luce delle indicazioni condivise è stata analizzata la fase del progetto di termoregolazione e contabilizzazione del calore, nonché la fase di redazione della diagnosi energetica. Prima delle conclusioni si è aperto un lungo e articolato dibattito che ha riguardato sia gli aspetti giuridici che quelli tecnici del D.Lgs. 102/2014, nonché i criteri di ripartizione delle spese che dovranno seguire le metodologie di cui alla norma UNI 10200. Presso la sede di Confartigianato Imprese Rieti è a disposizione gratuitamente un manuale che aiuta a capire cosa è la contabilizzazione del calore e come utilizzarla al meglio.
30 Giugno 2017 Termine Ultimo Per L’adozione Di Sistemi Di Termoegolazione E Contabilizzazione Del Calore
Giu 27, 2017 | Altre Notizie | 0 commenti
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“In tema di rigenerazione urbana i gruppi consiliari di opposizione alla giunta Cicchetti cercano un qualche colpo ad effetto aggredendo la delibera di Consiglio comunale n. 100 del 30/12/2019, con la quale l’Amministrazione comunale ha inteso dare attuazione all’art. 3 della legge regionale n. 7 del 2017. Sul punto il teorema accusatorio della sinistra locale poggia sul contrasto tra il provvedimento licenziato dal Consiglio comunale e le linee guida regionali per l’attuazione della richiamata legge regionale sulla Rigenerazione urbana. In realtà tale provvedimento della Regione Lazio è stata pubblicato soltanto in data 14/1/2020 e quindi in epoca successiva a quella cui risale la precedente deliberazione dell’Amministrazione comunale. Pertanto, a meno che non si pretenda il dono della chiaroveggenza in capo a chi è chiamato a redigere gli atti amministrativi, non vi è modo di imputare alcunch[ a chi, nel rivestire funzioni prevalentemente tecniche, non aveva di certo la facoltà di adeguare il contenuto della delibera sulla rigenerazione urbana al tenore della successiva determinazione regionale che ad essa delibera è cronologicamente sopravvenuta. Appare poi a dir poco risibile il tentativo dell’opposizione di figurare alla stregua del primo della classe facendo leva sull’emendamento alla delibera n. 100 del 30/12/2019, a firma del Consigliere Ludovisi. Tale proposta di modifica, infatti, al pari della Delibera desiderosa di emendare, nel fare riferimento alle sottozone urbanistiche quali ambiti ove dare applicazione all’art. 3 della legge regionale n. 7/2017, confligge con le Linee guida emanate dalla Regione Lazio e quindi soffre dello stesso male lamentato a gran voce dai nostri oppositori di professione. Per non parlare del contenuto dell’emendamento votato dall’opposizione, nel quale si ipotizza l’abnorme estromissione delle aree ex industriali reatine dal campo di applicazione di una legge regionale che inquadra soprattutto nelle aree produttive dismesse i luoghi in cui azionare ogni strumento utile per la rigenerazione urbana, dato lo stato di evidente e di maggiore degrado in cui versano i siti un tempo occupati dagli impianti industriali. Per la sinistra di casa nostra, dunque, non vi è gloria da inseguire o lezioni da impartire in tema di contenuti e di tecnica di redazione dei provvedimenti di attuazione della legge sulla rigenerazione urbana. In ogni caso, al di là del modo in cui si raccoglieranno le indicazioni fornite dalle Linee guida dettate dalla richiamata Determinazione regionale, aspetto, quest’ultimo, squisitamente tecnico, sul quale ogni polemica politica è puramente strumentale, mentre in proposito è già in atto un confronto tra uffici comunali e regionali resta ferma la volontà politica dell’Amministrazione comunale di dare il massimo impulso alla rigenerazione urbana e di estendere all’intero territorio cittadino ed alle sacche di degrado che ovunque vi si annidano, la facoltà dei cittadini di riqualificare il proprio fabbricato, ampliandone la superficie e mutandone la destinazione e la sede originaria. Ne è prova, del resto, l’altra Delibera consiliare approvata dall’Amministrazione comunale in tema di rigenerazione urbana, la quale, nel dare applicazione all’art. 5 della legge regionale n. 7 della legge n. 7/2017, promuove la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico degli edifici, abbinando anche a tali interventi la possibilità di estendere la superficie e di variare la collocazione originaria del fabbricato. Sul punto, tuttavia, la sinistra locale tace e vorrebbe affogare nella polemica una questione cui è legata una speranza di rilancio del nostro territorio. Noi preferiamo dedicarci ai fatti concreti, poiché anche in tema di rigenerazione urbana è tempo di agire e l’azione è la scelta che l’Amministrazione predilige per servire al meglio una città che ha voglia e bisogno di rinascere”. E’ quanto dichiara l’assessore all’urbanistica del Comune di Rieti, Antonio Emili, in merito alle polemiche sulla delibera relativa alla Rigenerazione urbana
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