Paolucci: “Importante lavorare per garantire sostegno alle aziende dei territori di crisi”
Sono 181mila i posti di lavoro salvaguardati con le 246mila ore di cassa integrazione
autorizzate, ma scendono le ore di cassa integrazione in Provincia di Rieti da gennaio ad agosto
2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ed aumentano le ore di cassa in deroga.
E’ quanto emerge dall’ottavo rapporto condotto dalla Servizio Politiche Attive e Passive del
Lavoro della Uil.
“Nel periodo in esame, da gennaio ad agosto del 2017 rispetto allo stesso periodo 2016 –
commenta il Segretario Generale della Camera Territoriale della Uil Alberto Paolucci – in
totale le ore sono scese del 10,4%, di cui il 30,6% in meno di cassa ordinaria, il 67,2% in meno
di cassa straordinaria. Segno più, pari al 93,2% per la cassa in deroga un dato, questo che ci
preoccupa. Nel periodo preso in esame le ore di cassa ordinaria, in provincia di Rieti, sono
state 181781, per la cassa straordinaria 58mila ore e per la cassa in deroga 285mila, per un
totale di 525673 di cassa a fronte delle 586775 del 2016. La diminuzione non ha investito solo
la provincia di Rieti, ma l’intero territorio e in particolare il Centro Italia dove il calo delle ore è
di circa 45%. Un dato che non deve essere letto positivamente in quanto la riforma degli
ammortizzatori sociali ha introdotto un aumento del costo per le imprese che fanno richiesta di
ore di cassa straordinaria e questo potrebbe indurre le stesse a licenziare i lavoratori se la
seconda soluzione fosse più conveniente della prima: ciò ci induce a temere per il futuro di quei
lavoratori reatini ai quali sono state autorizzate 4mila ore di CIG ad agosto (rispetto allo zero
di luglio). A questo limite, motivo per il quale chiediamo che la riforma venga rivista e con essa
il costo dell’ammortizzatore sociale, va aggiunta l’altra criticità, ossia il limite massimo delle
ore autorizzabile per la riorganizzazione aziendale o la crisi aziendale nonché la durata della
cassa integrazione straordinaria. Sostenere le aziende, in più in territori di crisi come è quello
legato al cratere sismico, è di fondamentale importanza per garantire la sussistenza del sistema
produttivo e dell’occupazione”.
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