IMU, COLDIRETTI: APPELLO AI SINDACI E ALLA REGIONE

Mar 5, 2015 | Altre Notizie | 0 commenti

La Coldiretti Lazio chiede l’aiuto del Presidente dell’ANCI Lazio, Alessio Chiavetta, affinchè i Comuni della regione procedano con apposita delibera, come previsto dalla legge, alla riduzione dell’aliquota di imposta dell’IMU AGRICOLA dall’attuale 7,6 per mille al minimo concesso del 4,6 per mille.

Si tratta di applicare, si legge nella lettera inviata all’ANCI Lazio dal Presidente della Coldiretti Lazio David Granieri, di applicare da un lato, quanto previsto dalla normativa vigente che prevede comunque che i Comuni possano stabilire un’ aliquota ordinaria variabile dal 4,6 per mille al 10,6 per mille, dall’altro di procedere applicando un’aliquota “specifica” nei casi normati dalla risoluzione del Dipartimento delle Finanze n. 2/2014. Quest’ultima chiarisce, infatti, rimandando al comma 692 dell’ultima legge di stabilità (legge 190/2015) che l’imposta è calcolata in base alle aliquote standard (7,6 per mille) tranne quando i Comuni abbiano «approvato per detti terreni specifiche aliquote».

“Portare l’aliquota dell’IMU agricola al minimo possibile, con una riduzione del 40% rispetto allo standard – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Lazio David Granieri – rappresenterebbe una risposta immediata alle esigenze del mondo agricolo e un segnale concreto di tutela delle imprese agricole professionali riconoscendone il ruolo economico e di presidio territoriale”.
“Inoltre – ha aggiunto Granieri – non è possibile far ricadere sull’agricoltura il peso delle difficoltà finanziarie in cui versano i Comuni tenuto conto anche del valore irrisorio del minor gettito che deriva dalla nostra richiesta di riduzione dell’IMU”.

Il recente passaggio nell’Aula del Senato della legge di conversione del decreto legge sull’IMU agricola rappresenta certamente un passo in avanti per quanto riguarda la conferma della moratoria fino al 31 marzo per le sanzioni da ritardato pagamento nonché per l’esenzione dall’imposta dei terreni agricoli o non coltivati delle isole minori italiane così come per la detrazione di 200 euro in quei Comuni della cosiddetta “collina svantaggiata” per i terreni posseduti e condotti dai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.

“Tuttavia- ha affermato il Direttore della Coldiretti Lazio Aldo Mattia- rimaniamo preoccupati circa la mancata eliminazione delle incongruenze che ancora esistono rispetto alle reali condizioni e caratteristiche dei terreni per le quali è necessario un coinvolgimento degli enti territoriali nell’adozione dei criteri di classificazione.

Proprio su questo aspetto la Coldiretti Lazio ha chiesto al Presidente Zingaretti di farsi parte diligente per rivedere tali evidenti incongruenze e discriminazioni nei criteri individuati per la delimitazione dei terreni agricoli in base all’altitudine in cui si trova la sede del comune, nel rispetto della fondamentale scelta – equa e coraggiosa – di mantenere l’esenzione dell’imposta a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali.

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