“Copenaghen”. Così si chiama la commedia sulla Danimarca occupata dai Nazisti andrà in scena venerdì 8 dicembre alle 21, al teatro Flavio Vespasiano. L’opera, di Michael Frayn, è in un luogo che ricorda un’aula di fisica, immersi in un’atmosfera quasi irreale, dove tre persone, due uomini e una donna, parlano di cose successe in un lontano passato, cose avvenute tanto tempo prima, quando tutti e tre erano ancora vivi. Sono Niels Bohr (Orsini), sua moglie Margrethe (Lojodice) e Werner Karl Heisenberg (Popolizio). Il loro tentativo è di chiarire che cosa avvenne nel lontano 1941 a Copenaghen quando improvvisamente il fisico tedesco Heisenberg fece visita al suo maestro Bohr in una Danimarca occupata dai nazisti. Entrambi coinvolti nella ricerca scientifica, ma su fronti opposti, probabilmente vicini ad un traguardo che avrebbe portato alla bomba atomica, i due scienziati ebbero una conversazione nel giardino della casa di Bohr, il soggetto di quella conversazione ancora oggi resta un mistero e per risolverlo la Storia ha avanzato svariate ipotesi. Il grande valore del testo di Frayn, divenuto ormai un classico contemporaneo del teatro, non sarebbe emerso in modo così mirabile senza un trio di attori di grande spessore che sa mettere in evidenza i diversi piani di lettura e interpretare i personaggi dando risalto alle loro infinite sfaccettature psicologiche. L’opera teatrale, diretta da Mauro Avogadro e con Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice fa parte delle attività promosse dall’assessorato alla Cultura del Comune di Rieti.
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