La giunta Petrangeli si è già arresa

Apr 16, 2013 | Politica | 0 commenti

di Sonia Cascioli

Se, come recita un vecchio detto popolare, il buongiorno si vede dal mattino, c’è seriamente da preoccuparsi sullo stato in cui ci ritroveremo tra quattro anni, ovvero allo scadere del mandato del sindaco Petrangeli. Trasparenza, legalità, condivisione, partecipazione, valorizzazione del personale interno, efficienza ed efficacia gestionale e tanti altri meravigliosi quanto vacui slogan elettorali hanno forse incantato molti cittadini che hanno creduto di trovare in questa classe politica, specie nei giovani nuovi rappresentanti di questa maggioranza, la speranza di un cambiamento. Ebbene, ad un anno dall’avvio dell’amministrazione Petrangeli, il cambiamento c’è stato. Eccome se c’è stato! Ma quale cambiamento? Malgrado la grave crisi occupazionale stia inevitabilmente aggravando la questione sociale con ricadute in ogni settore, non si conosce ancora oggi quali indirizzi politici questa Amministrazione intenda perseguire sul territorio: del resto l’apposita Commissione Sanità, Sicurezza, Assistenza sociale e Lavoro in un anno ha svolto un assiduo e defaticante lavoro riunendosi, in media, una volta ogni quattro mesi! Un risultato però, a dire il vero, è stato raggiunto: quello di aggravare le tensioni sociali mandando a casa qualche centinaio di lavoratori ed ancora quello di operare una gestione quantomeno dubbia sul piano della legalità e della legittimità (di cui a breve se ne occuperanno le Autorità competenti) attraverso affidamenti diretti a cooperative per svariate centinaia di migliaia di Euro, in barba al Codice degli Appalti, nascondendosi dietro la frase magica della “non rilevanza economica del servizio”. Al danno si aggiunge poi la beffa per quei lavoratori che, nella cessione degli appalti, non si sono visti tutelati da clausole di salvaguardia (leggi centro Rigliani).

Sul fronte del personale e della valorizzazione delle risorse interne, anch’esso uno dei cavalli di battaglia perseguiti in campagna elettorale, di valorizzato c’è ben poco visto che nel 2012, appena insediata la Giunta Petrangeli, avuta immediata consapevolezza che nell’Ente non era rinvenibile personale con il necessario know-how, si è subito premurata di assumere tre nuovi dirigenti (ai Servizi Sociali in comando ed alla Ragioneria ex art.110 del TUEL, mentre il terzo “in fieri” all’Urbanistica) nonostante lo sforamento di un paio di milioni di Euro dei limiti previsti dalla legge per le spese del personale così come , peraltro, certificato dai Revisori dei Conti. Sempre nell’ottica della valorizzazione e del riconoscimento del merito si è ben pensato di azzerare tutte le posizioni organizzative nella stringente logica dell’appiattimento delle professionalità, demolendo di fatto le strutture gestionali all’interno dei Settori. Per non parlare poi degli innovativi criteri con i quali questa Amministrazione ha riconosciuto le indennità ai dipendenti che si sono visti decurtare lo stipendio fino a 150 Euro al mese. E tutto questo mentre problemi di reperimento di risorse economiche non si sono mai posti, invece, per i tanti, troppi, incarichi legali attribuiti seguendo il più rigoroso dei criteri di trasparenza, ovvero la rotazione tra “legali di fiducia” e legali candidati nelle liste elettorali di sostegno del Sindaco. Con la stessa trasparenza è stato scelto poi l’esercito dei volontari che presidia il Comune in ogni Settore avendo a disposizione mezzi e strumenti dell’Amministrazione.

Altro Settore strategico, dove le politiche di questa Giunta si possono sintetizzare con un “non pervenute” è quello della Pianificazione e Gestione del Territorio dove, dopo aver azzerato i Piani Integrati che per quanto discutibili andavano comunque discussi, si spera si possa assistere ad uno slancio gestionale necessario per
rispettare l’imminente scadenza estiva. Quantomeno il Sindaco Petrangeli potrà tagliare altri nastri grazie al lavoro svolto da altri (leggi PLUS). Sul fronte della manutenzione è preferibile sorvolare tanto imbarazzante è lo stato crescente di degrado urbano: un esempio su tutti Piazza Mazzini la cui pavimentazione è diventata una groviera di voragini tra cui fare slalom.

Dulcis in fundo, la politica rigorista dell’Assessore al bilancio che respinge al mittente ogni genere di iniziativa proveniente da parte diversa dalla sua maggioranza grazie all’espressione trendy “siamo in spending review” e che eroicamente tenta di trasformare il deficitario e dissestato bilancio comunale in uno così virtuoso da far invidia ad una sana e redditizia holding. L’assessore, tuttavia, da Professore capitolino, dovrebbe sapere che anche gli ultimi economisti sono oggi arrivati a capire che la ricerca di un rigore esasperato è estremamente dannoso e pericoloso in un clima economico recessivo. Pertanto, l’aver aggravato lo squilibrio di parte corrente del bilancio (attraverso le alchimie che ho già denunciato in Consiglio Comunale) ha avuto come obiettivo principale quello di ottenere i numeri di bilancio necessari per richiedere l’adesione al fondo rotativo per l’antidissesto. Poco conta, quindi, se si dovranno aumentare le tariffe per i servizi a domanda individuale, tenere le aliquote al massimo senza possibilità di esenzioni. D’altra parte, per i prossimi quattro anni, la Giunta Petrangeli si è assicurata l’alibi perfetto per giustificare una palese incapacità gestionale. E non veniteci a raccontare che non si poteva fare diversamente!

Fin qui potrebbe sembrare che l’Amministrazione Petrangeli sia stata capace solo di ingessare l’attività gestionale e amministrativa dell’Ente: non è così! Ci sono delle importanti iniziative, di sostanza, suscettibili di cambiare il volto e le prospettive economiche di questa città! Mi riferisco, ad esempio, al Regolamento per l’istituzione del Comitato per i Gemellaggi, a quello per l’istituzione del Garante dei diritti dei detenuti, a quello per lo Ius solii, all’adesione all’evento “Rieti città amica dei bambini”, alla creazione del nuovo logo dell’Assessorato delle Politiche Socio Sanitarie e tanto altro ancora!

Esiste una ragione per giustificare l’imbarazzante risultato di questo primo anno di mandato Petrangeli che non sia il solito ritornello della responsabilità di chi li ha preceduti?

Ai posteri l’ardua sentenza! Intanto credo di aver capito perché da palazzo comunale è stata issata la bandiera della pace: la Giunta Petrangeli si è già arresa!

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