Toscano di San Giovanni Valdarno, classe 1984, guardia ala di 198 cm, Marco Evangelisti il primo anno da professionista lo giocò a Rieti, poi si spostò in Sicilia dove militò diversi anni in B1, attraversò la penisola da un estremo all’altro giungendo a Torino dove ha vinto la B1 ed è rimasto la stagione successiva in Legadue, l’anno scorso è tornato ad Agrigento cui ha perso la finale e quest’anno è ancora lì per riuscire nell’impresa mancata per un soffio.
Ciao Marco, quali sono i vostri obiettivi stagionali?
“Lo scorso anno abbiamo perso la finale e quest’anno si punta a fare meglio…il nostro primo obiettivo è quello di cercare di arrivare a i play off in una posizione di griglia migliore rispetto allo scorso anno, in cui ci piazzammo ottavi”.
Il vostro andamento in campionato è in linea con le vostre aspettative?
“Abbiamo perso un paio di occasioni che potevano essere importanti, ma l’infortunio di Piazza ha compromesso il nostro percorso. E’ un giocatore fondamentale, a volte si riesce a sopperire alla sua mancanza e altre volte ci farebbe decisamente comodo averlo in campo. Sono comunque fiducioso nella squadra che abbiamo e credo che riusciremo a raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti.”
Hai giocato a Rieti una decina di anni fa, che ricordi conservi?
“Il primo anno da professionista l’ho giocato a Rieti ed ho un ricordo bellissimo, abbiamo vinto sia la coppa Italia che il campionato, conquistando la promozione in A2. Fu onestamente un anno in cui ho conosciuto una realtà di pallacanestro come poche in Italia, una delle piazze più belle in cui si possa giocare, quando c’ero io, il palazzetto era sempre pieno, c’era grande ottimismo, grande entusiasmo ed una tifoseria eccezionale. Sono felice che Rieti sia tornata ad alti livelli: è una città che nel basket deve
esserci ed ai livelli che le competono! In squadra con me allora giocava anche Picchio Feliciangeli che mi fa tanto piacere rincontrare. Era il mio idolo allora ed è stato un esempio per me, penso che nella sua carriera sportiva sia stato un modello per tante persone, sia dentro che fuori dal campo, il giocatore di certo non si discute”.
Cosa ti aspetti da questa gara, come sarà?
“Sarà una gara dura tra due squadre che difendono molto bene. In più Rieti per noi rappresenta un campo difficile da affrontare, con un pubblico caldo e per noi sarà tosta. Inoltre, giocando ogni tre giorni, la mancanza di un giocatore importante come Piazza non ci favorisce. Partiamo con il desiderio di rifarci della sconfitta contro Ferentino e sappiamo che dovremo scendere in campo con la giusta mentalità”.
Foto: Massimo Palamenghi, fotografo ufficiale della Fortitudo Moncada Agrigento
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