UNA “RIETI DEI CANESTRI” BELLA DA IMPAZZIRE RIDICOLIZZA ROMA

Mar 18, 2019 | Altre Notizie | 0 commenti

RIETI – La pallacanestro è uno sport pazzesco e la Zeus NPC ne incarna al meglio tutte le note caratteristiche che rendono questa disciplina unica. Ciò che accade domenica 17 Marzo 2019, al PalaSojourner, ha del memorabile. Gli amaranto celeste scrivono ancora una pagina di storia indelebile della Rieti dei canestri. Questa volta in chiave positiva. C’è ancora qualche spicciolo del terzo quarto da giocare e la Zeus si trova sotto di 21 punti. Roma è padrona del campo. L’inerzia è ben salda nelle mani dei capitolini che sembrano avviati ad una fin troppo agevole vittoria. Piuttosto, il pensiero degli sportivi reatini è quello di evitare la “mattanza”, ovvero una debacle, peraltro pure in diretta televisiva che, alla luce di quel che sta accadendo sul rettangolo di gioco, sembra quasi ineludibile. A quel momento, incredibilmente, Roma smette di giocare o, forse, chissà, gli uomini di Zeus tornano a vestire gli abiti che li hanno resi satanassi per larga parte del torneo ed a scagliare quelle folgori che, fino ad allora, avevano preservato nella propria faretra. Ma, soprattutto, Rieti prende a mordere con ferocia in difesa perché, in fondo, è stato proprio questo il marchio di fabbrica delle imprese della NPC. Ale Rossi si affida alla classe senza fine di Juan Marcos Casini come alla feroce determinazione di Bobby Jones ai quali affianca gli eroi di giornata: Giovanni Carenza, stoico nel contenere l’energumeno Sims; Federico Bonacini, bravo ad insaccare una tripla di immenso valore ma, in specie, mettere la museruola al bau-bau Moore; Antino Jackson, divenuto incipientemente arcigno difensore forse perché ispirato dalla presenza a bordo campo di Ogo Adegboye (con le stampelle). Il quinto fallo di Bonacini impone l’ingresso di un altro gladiatore di giornata: Giovanni Vildera che chiuderà la sua prestazione con ben 11 rimbalzi all’attivo. E’ un crescendo rossiniano quello che accompagna la rincorsa degli amaranto celeste. Casini sfrutta a dovere le occasioni che si offrono ed è infallibile dalla linea della carità (chiuderà con un sontuoso 9/10). Bonacini e Jackson insaccano un paio di missili terra-aria. Il PalaSojourner, colmo come mai dai tempi della NSB di Gaetano Papalia, si trasforma in un catino ribollente. La folla accompagna con un tifo assordante le gesta dei propri beniamini. I supporters giunti dalla capitale in buon numero sono ammutoliti. Roma si avvicina sempre di più. I romnai non riescono più a trovare la via del canestro che si fa tremendamente stretto per Moore e compagni, capaci di realizzare la miseria di 3 punti nell’ultimo spicchio di gara. Non è dato sapere se ciò sia un record (in negativo): certamente è qualche cosa di risibile. Sims è un agnellino addomesticato. Gli altri giocatori capitolini annaspano, vittime di un sortilegio chiamato: Rieti dei canestri. “Siamo noi la capitale del basket”, scrivono in uno striscione i ragazzi della “Terminillo”. Come dar loro torto? Bobby Jones è indiavolato. Le 35 primavere non pesano su questo straripante atleta d’oltre oceano che torna a difendere con ferocia inaudita. Sbattere contro Bobby Jones è come urtare un carro armato. E lui non teme niente e nessuno. Il colored è in chiara trance emotiva così che, seppure stremato, trova la forza di insaccare la tripla della staffa. Bobby concluderà la sua straripante performance con l’ennesima tripla doppia di stagione: 24 punti (6/12 dal campo), 10/12 ai personali, addirittura 13 falli subiti e “soltanto” 7 rimbalzi. Pazzesco Bobby Jones. La chiave di volta della partita è chiaramente la ritrovata verve difensiva della Zeus che inibisce e ridicolizza l’attacco più pericoloso della Lega. Tigna, feroce determinazione, perseveranza, spirito solidaristico: sono queste le parole magiche che restituiscono alla Rieti dei canestri la Zeus più bella. Lo testimoniano le prove di certo inadeguate alla valenza dell’impegno agonistico di Tomasini e Toscano che per lunghi tratti della stagione sono stati encomiabili, ma che attraversano un momento decisamente-no. Che cosa accadrà o, comunque, che cosa potrebbe accadere se anche i due ex Legnano tornassero (e torneranno, come si auspica) ad esibirsi sui livelli che sono loro consoni? Intanto Rieti è seconda, ha 2 punti di ritardo rispetto alla coppia Virtus Roma – Capo d’Orlando, con i siciliani vittoriosi anche a Scafati e prepotentemente lanciati verso la promozione diretta. Sarà bene, però, tenere nel debito conto le chance della Zeus e dei suoi uomini. Quei 21 punti recuperati alla Virtus come – a memoria d’uomo – mai era accaduto prima ad una squadra della Rieti dei canestri è il segno di una ritrovata vitalità ma, soprattutto, potrebbe essere il sintomo che la dea bendata – e sarebbe anche il momento – ha finalmente deciso di riabbracciare con magnanimità le sorti della formazione sabina. La trasferta di domenica prossima a Bergamo, ancora proibitiva sulla carta, dirà molto in tal senso. (Valerio Pasquetti)

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