Dopo le polemiche aspre delle scorse settimane, i singoli candidati sembrano concentrati solo a battere il diretto concorrente. Niente di più. Almeno ufficialmnete. E ieri, alla presentazione della candidatura di Anna Maria Massimi, c’erano anche gli altri pretendenti all’investitura “a sinistra”. Mancava solo Domenico Mareri, Socialisti-Mpa, ma evidentemente la sua lista correrà distante e separata dalle Primarie del centro-sinistra.
Tornando alla Massimi, una sala colma ha accolto la sua presentazione. Donne e uomini della scuola, degli enti, dipendenti dello stesso Comune di Rieti, dirigenti politici di tutti i partiti della coalizione e giovani di diversa estrazione hanno accolto la candidata alle primarie con curiosità.
Molti i punti affrontati dalla Massimi, dalle questioni del centro stori o a quelle della necessita’ di fare un patto sociale che vada incontro ai bisogni di giovani e meno giovani. Per non dimenticare la sanita’ locale, i servizi sociali e lo stato delle casse comunali. Presenti in sala anche gli altri candidati della coalizione, petrangeli, bizzoca e Simeoni che massimi ha ringraziato per poi ribadire le priorità del momento.
“Sono mesi che lavoriamo per raggiungere unita’ e unitarietà che avremmo aspettato diversa – ha sottolineato l’ex consigliere regionale Massimi – ma tuttavia abbiamo raggiunto il massimo livello possibile in questo periodo. Dopo le primarie si tornera’ uniti e chiunque sarà il candidato avrà l’appoggio di tutti e questo e’ un impegno concreto. Ringrazio e saluto Simeoni, Petrangeli e Bizzoca. Siamo diversi ma uniti in quello che e’ un cammino comune. Sei anni fa fui nominata consigliere regionale nel listino e mia madre mi disse di non promettere quello che non avrei potuto fare. Ho sempre seguito il suo consiglio e continuerò a farlo. Se i cittadini si sono allontanati dalla politica e’ perché hanno perso la fiducia. Troppe chiacchiere. Abbiamo tracciato le linee comuni per il programma e rispetto a quelle ognuno darà caratteristiche proprie che derivano da sensibilità, esperienze e priorità”.
Un discorso sobrio, ma troppo generico per incidere. In una fase di grande crisi mondiale è facile dire quello che non va, più difficile ed articolato
indicare le vie per la risolzione dei problemi. La Massimi ha poi voluto segnare la tregua con gli altri compagni di partito. Ma durerà?
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