Sono concorde con le preoccupazioni espresse dal sindaco di Accumoli
Petrucci circa le difficoltà finanziarie dei Comuni del cratere.
Oggi i
nostri bilanci sono di puro trasferimento e di rendicontazione, essendo
sospesi i pagamenti di tutte le imposte comunali. E i Comuni sono
gravati da un immenso lavoro di rendicontazione sia delle spese
ordinarie sia, e soprattutto, delle spese straordinarie per il
sisma, per assistenza alla popolazione, per interventi e servizi.
Rendicontazioni che pagano i ritardi di strutture sottodimensionate come
più volte è stato sottolineato.
Chiesi l’immediato rinnovo dei contratti
a termine e posi il problema dei segretari comunali come primo atto al
Commissario appena insediato. E non è stato fatto.
Per questo resto
basito dal commento del Commissario in risposta alle problematiche che
gli sono state evidenziate, egli sembra non rendersi conto affatto dei
problemi dei Comuni e si è chiuso a riccio dentro la sua struttura,
abbracciato alle regole e procedure, spesso farraginose, e si allontana
sempre più dagli effettivi problemi dei territori. “Petrucci mi poteva
chiamare”? Ma la promessa di essere presente e andare personalmente dai
Sindaci a constatare di persona i problemi? Per quanto mi risulta ad
Amatrice il Commissario è venuto una volta sola, a pranzo con i suoi
amici, senza di me. Per il resto, non risponde nemmeno alle lettere e
alle richieste e, se prende decisioni su Amatrice, le prende senza
nemmeno consultarmi. E all’inaugurazione del processo partecipativo
sulla ricostruzione di Amatrice del 28 novembre scorso, alla presenza di
quasi tutte le istituzioni e della nostra gente, il commissario – che
era stato invitato -non si è degnato nemmeno di mandare una
comunicazione o un suo rappresentante. Come se non fosse una cosa che lo
riguardasse.
Ho scritto al Presidente Conte, ai Vicepresidenti Di Maio e
Salvini e al sottosegretario Crimi perché chiariscano una volta
per tutte quale ruolo ritengano che debbano avere i Sindaci nel processo
di ricostruzione, e quale debba essere il loro rapporto con il
Commissario. In mancanza di chiare indicazioni io, e gli altri Sindaci,
amareggiati come me e che sto sentendo in questi giorni, saremo
costretti a compiere atti straordinari di protesta per i nostri
territori e la nostra gente, che non merita questo trattamento.
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