RIETI – La Zeus NPC sfiderà domenica la Virtus Roma alle ore 12 di domenica (diretta televisiva su Sport Italia) in condizioni a dir poco deficitarie. “Tomasini e Toscano sono in forte dubbio e, fino a tutto giovedì, non si sono mai allenati – dice il coach Alessandro Rossi – la buona notizia è che Ogo si è allenato con noi venerdì e domenica sarà della partita. Infine Angelo Gigli, il nostro capitano, è sempre in gestione controllata”. Venerdì sera, durante l’abituale seduta di allenamento, anche Giovanni Carenza, ricadendo sul pallone, ha subito una distorsione alla caviglia. Gli esiti sono da valutare, ma anche la presenza di Carenza per domenica è in dubbio. Insomma, davvero non sembrano esserci i presupposti per fare bene e per espugnare, così come sovente è accaduto nel corso delle ultime stagioni, il parquet capitolino. La partita si disputerà presso il Palazzo dello Sport di Roma. Quindi non al PalaTiziano, come era accaduto nei campionati recenti, bensì bensì nell’impianto olimpico dell’Eur. L’impegno presenta oggettivamente margini di difficoltà insormontabili per la Zeus che sarà al cospetto della capolista. I capitolini guidano la graduatoria in solitudine con una sola sconfitta (81-59 a Bergamo alla seconda giornata) e ben sette affermazioni (Cassino, Biella, Eurobasket, Latina, Casale, Capo d’Orlando, Trapani e Tortona). Roma è una squadra solida e profonda con due top players del calibro di Henry Sims, centro da 18 punti e 9 rimbalzi per gara e Nic Moore, 14.2 pp, 3.2 assist e l’87% dalla lunetta. Landi, Sandri, Baldasso, Chessa, Santiangeli e Saccaggi sono giocatori da starting five che, nella Virtus, si alternano sul parquet, concedendo alla panchina uno spessore che conosce pochi eguali in questa lega. Il giovane, ma già valentissimo Amar Alibegovic completa un organico di primissima fascia, per una striscia di vittorie che, fino ad oggi, è stata sporcata soltanto dalla “batosta” patita a Bergamo. La competitività della Virtus, correlata alle oggettive condizioni di handicap nelle quali versano larga parte degli effettivi amaranto celesti, indurrebbe quasi a dare per persa “sulla carta” una gara “impossibile da vincere”. Ciò consentirebbe al coach Alessandro Rossi di preservare Tomasini e Toscano che, in tal modo, avrebbero l’opportunità di avvicinarsi con una migliore condizione fisica ai successivi e probanti impegni che il torneo propone agli amarantoceleste. Piuttosto dispiace che la gara sia ripresa in diretta dalla emittente Sport Italia perché, nella circostanza, davvero Rieti non potrà competere ad armi pari con un avversario di grande impatto tecnico, fisico ed agonistico. Verrebbe da credere che questa partita possa considerarsi persa in partenza. Sarà realmente così? Piuttosto, quello in programma domenica, è il classico confronto tra Davide e Golia con la “piccola” NPC a recitare il ruolo di sparring partner al cospetto della Virtus, odierno gigante del torneo di serie A2. La NPC, proprio come il piccolo Davide della Bibbia, dovrà sorprendere l’avversario più grande e più forte, completo, attraverso il giusto coraggio e l’innovazione, ma anche un pizzico di follia. Davide sconfisse il gigante Golia, alto 280 centimetri, evitando di farsi bardare con pesanti armature, ma ricorrendo alla rapidità e alla sua creatività, la fionda, un’arma innovativa per quei tempi che, però, si rivelò vincente. Rieti, menomata ed incerottata, priva di alcune tra le sue pedine più importanti, appare battuta in partenza e potrà fare propria la contesa soltanto se saprà trovare “la fionda” giusta per scardinare la difesa e le certezze – potrebbe esser proprio questo il tallone d’achille dei capitolini – di una Virtus in apparenza lanciata verso l’ennesima, roboante vittoria. (Valerio Pasquetti)
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