La rissa poteva finire col morto, per fortuna sono intervenute le Forze dell’ordine. E’ successo domenica a Poggio Nativo, tra Nerola, Casaprota e Fara in Sabina. Sono state le “numerose telefonate di aiuto giunte al 112 della centrale operativa della compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto” a rompere la tranquillità, recita un comunicato.
Quattro i contendenti, uno dei quali aveva un seghetto da lavoro, che sarebbe anche stato utilizzato durante le collisioni. Sarebbe potuta sfociare in una tragedia. Pare che i contendenti, qualcuno in preda ai fumi dell’alcool, a più riprese se le “siano date di santa ragione”. Nel mezzo sono finiti anche i militari, al San Camillo De Lellis per le cure del caso.
A scatenare la rissa delle acredini di vicinato. Tutti e quattro i contendenti sono rimasti contusi con una prognosi che va dai 5 ai 20 giorni. Dopo le cure sono stati tratti in arresto per i reati di rissa aggravata, mentre uno di loro dovrà rispondere anche di resistenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale.
A sedare la rissa sono intervenuti anche i Carabinieri di Fara in Sabina e di Scandriglia.
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