Parte domani 16 settembre e finirà il 20 febbraio la stagione della Caccia per gli oltre 5 mila cacciatori reatini. Un assaggio della stagione è già stato dato il 1 e il 2 settembre, ma era limitata solo ad alcune specie.

Rispetto alla passata stagione il calendario resta quasi inalterato. La chiusura al 20 febbraio vale solo per il colombaccio, la cornacchia grigia, la gazza e la ghiandaia. Poi via via il calendario è differente da specie in specie.

I cacciatori potranno scegliere di cacciare per tre giorni a settimana, il lunedì, il mercoledì, giovedì, sabato e domenica. Da un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto. Fa eccezione la caccia alla beccaccia, che parte dalle 8 e finisce mezz’ora prima degli orari consueti.

Non possono essere abbattuti più di tre capi al giorno: fanno eccezione le lepri (1) la starna (1), la beccaccia (2), il coniglio selvatico (2) e il fagiano (2). Mentre il limite stagionale è di (5), (20) (non previsto) e (15).

Le aree interessate vanno da Cantalice a Micigliano, Leonessa, Posta, Rieti, Antrodoco, Fiamignano, Borgo Velino, Antrodoco e Petrella Salto.

Per quanto riguarda l’apertura, questo nel dettaglio quanto prevede il regolamento approvato dalla Regione Lazio:

“Durante la stagione venatoria di cui al precedente articolo 1, comma 1, l’esercizio venatorio è consentito nei periodi e per le specie di selvaggina di seguito indicati: a) Specie cacciabili dal 16 settembre 2018 al 31 ottobre 2018: quaglia (Coturnix coturnix), tortora (Streptopelia turtur). b) Specie cacciabili dal 16 settembre 2018 al 9 dicembre 2018: lepre europea (Lepus europaeus). c) Specie cacciabili dal 16 settembre 2018 al 31 dicembre 2018: coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), fagiano (Phasianus colchicus), merlo (Turdus merula). d) Specie cacciabili dal 16 settembre 2018 al 31 gennaio 2019: alzavola (Anas crecca), beccaccino (Gallinago gallinago), canapiglia (Anas strepera), codone (Anas acuta), fischione (Anas penelope), folaga (Fulica atra), frullino (Lymnocryptes minimus), gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), germano reale (Anas platyrhynchos), marzaiola (Anas querquedula), mestolone (Anas clypeata), moriglione (Aythya ferina), pavoncella (Vanellus vanellus), porciglione (Rallus aquaticus), volpe (Vulpes vulpes).

Specie cacciabili dal 1 ottobre 2018 al 31 dicembre 2018: allodola (Alauda arvensis). f) Specie cacciabili dal 1 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019: beccaccia (Scolopax rusticola). g) Specie cacciabili dal 1 ottobre 2018 al 31 gennaio 2019: cesena (Turdus pilaris), colombaccio (Columba palumbus), cornacchia grigia (Corvus corone cornix), gazza (Pica pica), ghiandaia (Garrulus glandarius). tordo bottaccio (Turdus philomelos), tordo sassello (Turdus iliacus). h) Specie cacciabile dal 1 ottobre 2018 al 29 novembre 2018: starna (Perdix perdix): – nelle aree ove gli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) accertano l’avvenuta stabilizzazione di popolazioni reintrodotte e, attraverso un costante monitoraggio, dimostrino la sostenibilità del prelievo venatorio, che comunque non deve superare il 15% della consistenza autunnale stimata, anche in relazione con il successo riproduttivo annuale di ogni popolazione ed il relativo piano di conservazione; – nelle aree oggetto di interventi di gestione attiva secondo le previsioni dei piani di prelievo proposti dagli Ambiti Territoriali di Caccia o dalle Aziende Faunistico Venatorie approvati dalla Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca, condizionati dall’esistenza e consistenza, in ciascuna area o distretto, di densità comunque in grado di garantire la sostenibilità del prelievo stesso. La caccia alla starna è comunque vietata nelle aree con attuale presenza di residue popolazioni ancora capaci di autoriprodursi (compresa una fascia di rispetto circostante di circa 10 km, da prevedersi anche nel caso in cui le medesime popolazioni siano localizzate entro il perimetro di aree protette), nonché nelle aree oggetto di piani di reintroduzione finalizzati alla costituzione di popolazioni stabili, fino ad avvenuta stabilizzazione. Gli ATC propongono, prima dell’inizio della stagione venatoria, le aree di apertura della caccia alla starna (Perdix perdix) specificando la metodologia impiegata per la quantificazione della popolazione presente, la quota di prelievo stabilita e le modalità individuate per la verifica del raggiungimento di detta quota. i) Specie cacciabili dal 1 novembre 2018 al 31 gennaio 2019 (cinghiale)”.