Di: Armando Michel Patacchiola

Se una soluzione doveva essere, soluzione non è stata. Continua l’emergenza cani randagi a Cantalice, 3000 abitanti a pochi minuti dal capoluogo. Nonostante i continui richiami all’amministrazione, i cani randagi continuano a scorrazzare pigramente all’interno dei confini comunali. Fortunatamente non mordendo nessuno.

L’ultima segnalazione viene da San Liberato, frazione tra le più vivaci. Lì, in pieno “Cammino di San Francesco” da cinque mesi tre cani stazionano stabilmente. Pare che il vicinato si sia lamentato protocollando in Comune la richiesta di intervento e di rimozione e messa in sicurezza nelle strutture adeguate degli animali, ma che nessuno sia ancora intervenuto.

“Sono stato costretto a chiamare soccorso dei residenti” ha detto un pellegrino. Ma i residenti hanno chiarito che non si tratta di un cane di proprietà. I cani hanno fame e attaccano il bestiame da allevamento” hanno detto.

Nei gruppi social dedicati alla vita pubblica di Cantalice i commenti si sprecano. Ultimamente sta girando una delibera (la 53 del 2012), quando il sindaco era Paolo Patacchiola e l’attuale primo cittadino Silvia Boccini assessore, che illustra come prendere un sussidio per qui cittadini meno abbienti che vogliano adottare un cane randagio: circa 90 euro. Ma il cane deve essere catturato a Cantalice e deve essere ben tenuto. Non è chiaro se le decisioni dell’allora giunta siano ancora valide, né se il Comune abbia nel frattempo attivato una convenzione con un canile. Sul sito del Comune non ci sono notizie in merito.

Il paradosso è che i cani, uno dei quali catturato in una foto scattata stamane, stazionano sotto l’abitazione dell’attuale presidente della Proloco, animatore di lungo corso del Paese e tra i più appassionati esperti di turismo di Cantalice. La Proloco si occupa tra le altre cose di accogliere i pellegrini e i turisti, ma anche di facilitarli durante la loro permanenza in paese.

Sempre a San Liberato, a pochi passi di distanza, vive il segretario del Partito Democratico, ex Segretario Provinciale Sandro Lancia, che però, recentemente sui social ha spiegato di non aver visto cani randagi o malgovernati in giro per il Paese. Poco più in là vive invece l’attuale vicesindaco, sempre di area Pd, Claudio Baldini, che voci di corridoio danno come possibile outsider nella corsa al ruolo di sindaco nelle prossime elezioni comunali, in programma nel maggio del 2019.

Anche Baldini, sempre molto presente in Amministrazione, sarà all’occorrente dei 14 mila euro che il Comune deve pagare per attuare la variante chiesta dalla Regione Lazio per l’approvazione del progetto stazione montana Terminillo, un nuovo step verso il traguardo di portare turisti sportivi in paese. Cantalice è un paese potenzialmente molto appetibile da un punto di vista turistico: ha un centro storico medievale tra i più caratteristici. Una riserva naturale, quella del Lago Lungo. Una Torre, del Cassero, chiusa però al pubblico. Sentieri naturalistici montani, dove è possibile raggiungere il luogo dove è morta l’ex miss Italia Marcella Mariani. Ha un santuario di San Felice da Cantalice, una chiesa e una comunità molto devota. Una valorizzazione turistica non può non passare da quanto si ha: anche permettere pellegrini (e non) di camminare in libertà nel proprio paese, senza pericolo di essere aggrediti. Non proprio un obiettivo irrangiungibile.