Di: Armando Michel Patacchiola

Dopo la sospensione a seguito del terremoto del centro Italia dell’Agosto 2016 la popolazione di Cantalice, uno dei Comuni del Lazio meno colpiti tra quelli inseriti nel cratere sismico, tornerà a pagare le utenze per le forniture di energia elettrica.

La notizia, in paese, era nell’aria da alcune settimane, sia nelle discussioni sui social network, sia per le strade che altrove. L’ultima bolletta emessa risale a Novembre 2016, quindi circa 20 mesi fa. Proprio in queste ore, l’Enel, la principale azienda di fornitura elettrica, ha avvisato per posta la cittadinanza dell’arrivo, entro nelle prossime settimane, dell’equivalente di tutte bollette del periodo post sisma: quindi, in sostanza, 10 bollette bimestrali circa. Una bella spesa per una famiglia media.

Per esempio: 150 euro a bimemestre (il consumo medio di una famiglia tipo), corrisponderebbe a circa 3500 euro. Una maxi bolletta difficile da pagare per molti. Fortunatamente, però, i cittadini avranno uno sconto di circa il 40 percento, circa 1.400 euro in media. Che corrisponde ad una maxi-bolletta da 1800 euro circa (secondo la nostra proiezione). Lo sconto si ripercuote, per quanto riguarda tutte le voci di tassazione, ma non di consumo della bolletta: il che equivale a dire che non si pagherà solo quello che si è consumato nei mesi precedenti in termini di energia, ma le “accise” imposte dallo stato.

L’invio delle bollette, secondo fonti interne ad Enel, sarebbe stato posticipato con il colpo di coda del Governo Gentiloni (DECRETO-LEGGE 29 maggio 2018, n. 55) che ha posticipato al primo gennaio 2018 i pagamenti delle utenze per i soggetti danneggiati. La lettera di Enel sarebbe stata, invece, spedita prima del decreto. Sul giallo rimangono alcuni dubbi sulle difficoltà (intatte, se non accresciute) nel momento in cui agennaio i cittadini si appresteranno a pagare le utenze.

Le aziende fornitrici hanno altresì deciso di venire incontro ai clienti rateizzando automaticamente la bolletta in rate da 20 euro minimo e fino a 36 mensilità. Senza interessi ulteriori, quindi senza costi aggiuntivi.

“Inoltre se la porima bolletta che riceverai sarà superiore a 50 euro, l’importo sarà automaticamente rateizzato senza interessi, in massimo 36 mesi, con rate minime di 20 euro. Le rate – prosegue la lettera – saranno addebbitate in bollette successive, che riprenderanno con la loro consueta periodicità”. L’Enel ha fatto sapere che l’utente non dovrà fare nessuna richiesta, e che la rateizzazione partirà tutta in automatico.

Tutte le bollette, fino a all’agosto 2019, saranno a tariffa ridotta, tenendo conto solo di quella che l’Autorithy definisce “componente energia”.

Diverso il discorso per il canone, inserito in bolletta dal Governo Renzi: si pagherà, per intero, a partire dal primo gennaio 2021. Arretrati inclusi: altri 700 euro o giù di lì. Che aggiunte a Telefono fisso e Tari e acqua fanno un bel gruzzoletto.

Molti in paese hanno espresso perplessità: in primis per via dell’eccessiva misura, che nei prossimi mesi, soprattutto in quei nuclei in difficoltà, vedrà vedersi ridotto il potere di acquisto dell’equivalente della rata (sui 50 euro in media oltre alla nuova bolletta). In sostanza avrebbero preferito pagare senza interruzioni e senza cumuli. Altri hanno commentato ritenendo che le misure intraprese possono essere ritenute adeguate ed equivalenti, e che la rateizzazione a tassi zero rappresenti una misura equa e non sgradita. In pochi hanno ritenuto, invece, “sgradito” lo sconto da parte dello Stato, valido per 3 anni a partire dalla data del sisma per tutti gli abitanti del cratere sismico, escluso il capoluogo (Rieti), per cui sono valide alcune delle esenzioni (soprattutto in tema di sostegno fiscale e del reddito quando siano riconosciute esclusivamente in favore dei soggetti danneggiati
che comprovino il danno subito mediante adeguata documentazione). Al contrario di quanto accade nei comuni più piccoli.