“Ci avevano promesso la luna e poi?”. Negato anche il sole. Verrebbe da rispondere così all’edicolante di piazza Vittorio Emanuele, “murata viva” nel suo chiostro dalle alte palizzate che chiudono ben bene il cantiere-plus di piazza Vittorio Emanuele. Per non parlare poi dei disagi del ristorante “Il Grottino” in piazza Cesare Battisti. “Da quando sono cominciati i lavori – ha detto il titolare – la nostra attività è stata dimezzata. Ci mancava pure che togliessero la segnaletica. Ci ritroviamo di fatto all’interno di un labirinto dove, per chi non ci conosce, non è facile trovarci. E che dire dello scarico merci?”. “Non è giusto fare così -dicono dal bar 4Stagioni – perchè hanno alzato una muraglia di impalcature, non bastava una recinzione alta un metro?
Troppi ritardi, troppe domande ancora non chiarite e soprattutto una comunicazione alla città incomprensibile. Stiamo parlando dei cantieri-plus per il rifacimento di una parte “nobile” del centro storico cittadino. L’intuizione della Giunta Emili e i relativi progetti sono stati una buona cosa ma adesso, in fase di realizzazione, tante cose sono andate storte. “L’ultima assurdità sono queste palizzate in legno altissime messe dal Comune sul cantiere di piazza Vittorio Emanuele – dicono i negozianti del rione – perchè così, hanno paura che la gente guardi dentro?”.
Intanto il Comune dice di lavorare per andare il più possibile incontro alle esigenze dei commercianti. “E’ vero – ha dichiarato l’assessore Pariboni – i problemi ci sono e non è facile gestirli a causa di tempi che è necessario rispettare ossia la conclusione dei lavori entro settembre 2015. Cercheremo di provvedere quanto prima al discorso segnaletica”. Ma le palizzate, come avevano chiesto gli esercenti stessi, non potevano essere più basse? Di fatto edicola, Grottino e company cercano di resistere, murati vivi.
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