Cascioli: “Disavanzo del Comune passato dai 100 milioni sbandierati in campagna elettorale ai 15 milioni”

Gen 17, 2013 | Politica | 0 commenti

di Sonia Cascioli

Dall’analisi del Rendiconto 2011, durante i lavori della Commissione bilancio, è emersa in tutta evidenza l’operazione di linciaggio mediatico operata dalla compagine politica che amministra questa città. Fermo restando che non sta a me, neoeletta, giustificare, ove ce ne fosse bisogno, la gestione della precedente Giunta, mi corre l’obbligo di analizzare i dati emersi attraverso la Relazione dei Revisori dei Conti. Esemplificando i complessi concetti di contabilità pubblica, definire il disavanzo di amministrazione come somma di sole posizioni debitorie senza al contempo considerare i crediti vantati dall’Ente, è come rappresentare una famiglia che deve pagare il mutuo senza avere a disposizione una entrata mensile.

E così, in un attimo, siamo passati dagli sbandierati 100 milioni di Euro, della conferenza stampa dello scorso dicembre, ai 15 milioni di disavanzo che oggi emergono dal Rendiconto 2011. Oltre a questa prima distorsione dei dati, scientemente operata a livello mediatico, c’è una precisa scelta tecnica effettuata da questa amministrazione, rispetto alla quale la minoranza ha richiesto di acquisire idonea documentazione. Mi riferisco alla cancellazione di 6,6 milioni di Euro di residui attivi considerati inesigibili. Operazione sospetta, che gli stessi revisori dei conti, nella commissione odierna, hanno dichiarato inopportuna in quanto l’aggravio di bilancio che ne deriverebbe non trova adeguata motivazione in termini di gestione prudenziale dei conti. D’altra parte, quale più ghiotta occasione per effettuare un’operazione cosmetica, come peraltro definita dallo stesso assessore Degni, capace di certificare quanto i precedenti amministratori siano stati “cattivi amministratori”?!

Altro artificio utilizzato per assestare il colpo di grazia è la cancellazione nella parte corrente del bilancio di 8,2 milioni di Euro di oneri concessori, salvo poi riscriverli nella parte capitale del redigendo bilancio preventivo 2013.

E così, taglia qua…cuci là, il buco del rendiconto 2011 è diventato una voragine!

Al riguardo, tale decisione sarebbe stata assunta in relazione ai rilievi effettuati dalla Corte dei Conti che considera i citati oneri concessori privi di titolo giuridico non essendo state ancora sottoscritte le relative convenzioni. Tale assunto si contrappone al fatto che le imprese assegnatarie dei lotti hanno già versato un anticipo del 10% sottoscrivendo specifiche fidejussioni.

Sane operazioni di salvaguardia del bilancio, quindi, o strumentali e demagogiche attività propagandistiche?

Una buona amministrazione che lavori nell’esclusivo interesse dei cittadini, nell’affrontare una situazione contabile oggettivamente difficile, dovrebbe sempre assicurare una informazione veritiera, priva di secondi fini.

Il rischio che deve essere assolutamente evitato è che per assicurare un equilibrio di bilancio, così artatamente modificato, si debba ricorrere ad un ulteriore, inaccetabile inasprimento impositivo a carico dei cittadini.

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