CONTRATTI DI RETE, COLLEVECCHIO PER UN TURISMO DI QUALITA’

Lug 29, 2015 | Economia | 0 commenti

Contratti di Rete, il Comune di Collevecchio chiama
a raccolta le imprese agricole e le strutture ricettive

Progettare e avviare un nuovo modello di sviluppo che punti sulla ruralità e ne faccia il volano dell’economia e del turismo locale.

E’ con questo obiettivo che Federico Vittori, Sindaco di Collevecchio, piccolo comune della Sabina dove l’agricoltura rappresenta la principale attività in cui sono attive le imprese locali, ha organizzato l’incontro di ieri sera nella sede comunale. L’idea di costruire con le imprese agricole del territorio una nuova prospettiva di sviluppo, che faccia della terra e delle coltivazioni la base per un modello di sviluppo e di turismo, il sindaco Vittori l’aveva già illustrata durante la sua campagna elettorale quando aveva parlato di voler “fare di Collevecchio una vera e propria fattoria didattica diffusa”. Ora, dopo alcuni mesi di analisi del contesto e grazie al sostegno di Impresa Insieme, segreteria tecnica dell’Associazione dei Comuni Ser.a.r. di cui anche Collevecchio fa parte, che ha raccolto la sfida, si è passati dalle parole ai fatti.

Alla chiamata del primo cittadino hanno risposto la quasi totalità delle imprese agricole, delle aziende agrituristiche, delle strutture dell’accoglienza e alcuni produttori locali dell’agroalimentare

“Non possiamo competere con Roma o Firenze contando sui bei palazzi che caratterizzano Collevecchio – ha detto il Sindaco Vittori -, ma possiamo offrire un turismo di qualità, con tutte le sue diverse caratterizzazioni della nostra cultura contadina. L’amore per la terra e il sapere connesso alle coltivazioni e agli allevamenti consentono di difendere un’identità culturale delle nostre genti e un’attrattività distintiva per il turismo che ama la qualità dell’offerta e dell’accoglienza. Le imprese agricole, in questa prospettiva – ha proseguito – rappresentano la base essenziale per trasformare questa strategia in realtà sempreché, accanto alle attività di produzione affianchino attività nuove e soprattutto servizi idonei per quel tipo di turista che si vuole attrarre perché venga e resti sul territorio per un tempo sufficiente. A ciò è legata la capacità di proporre un’offerta completa e variegata e, questo, è possibile solo se diverse imprese decidono di mettersi ‘in rete’”.

Una prospettiva innovativa, dunque, quella illustrata ieri sera, dove il singolo entra a far parte di un sistema, una “rete” per l’appunto, che promuove il territorio nel suo complesso, per la quale numerose sono anche le possibilità di finanziamento alla quale, da marzo ad oggi, ha lavorato la Dottoressa Viviana Blaiotta, tirocinante del Comune nell’ambito del programma regionale “Torno Subito”, che ha appreso le logiche dell’organizzazione territoriale prima al Master “Raggi” di Milano per “esperto dell’organizzazione territoriale” e poi nel contesto collevecchiano. “Percorrendo questo nuovo modello di sviluppo – ha detto la Blaiotta, dopo aver illustrato il suo lavoro di analisi – sarà possibile anche beneficiare dei finanziamenti che il Governo e la Regione destinate proprio ad incentivare queste nuove forme di cooperazione”.

Alla riunione ha partecipato anche il Professor Renato Di Gregorio, amministratore di Impresa Insieme, che ha ricordato il momento in cui ha ricevuto l’indicazione strategica del Sindaco e il processo che è stato attivato per dare delle prime risposte alle sue richieste.
Di Gregorio ha illustrato il significato di “rete di imprese”, sottolineando come essa, al pari dell’Associazione dei Comuni SER.A.R., sposa l’idea che “ognuno è padrone in ‘casa propria’, ma condivide con gli altri componenti della rete alcuni obiettivi comuni, sviluppa una maggiore capacità collettiva di acquisire finanziamenti pubblici, aumenta il potere di negoziazione ai tavoli decisionali e sul mercato e riduce i costi unitari di alcune forniture e alcuni servizi comuni”.

Interessati e motivati gli imprenditori presenti, un primo segnale positivo e un buon auspicio per dare vita all’iniziativa successiva, quella finalizzata a decidere come costituire la “rete”.

Il programma proposto da Impresa Insieme è quello oramai da anni in uso in SER.A.R., la Formazione-intervento, e prevede un percorso di “progettazione partecipata” che coinvolgerà gli imprenditori nella fase in cui si procederà alla definizione della “rete” a comprendere cioè quali sono i punti in comune delle aziende e decidere quali saranno gli oggetti del Contratto di Rete.

Il programma prevede quattro incontri/workshop (che partiranno l’8 settembre e proseguiranno per tre martedì consecutivi) e un ampio coinvolgimento dei maggiori interlocutori del territorio regionale (Regione, associazioni imprenditoriali, enti di finanziamento, ecc). Esso si connetterà ai programmi che si sono sviluppati in SER.A.R. e che il dott. Salvatore Paruta di Impresa Insieme, ha elencato a beneficio degli astanti: il progetto RE.TU.AR. per la valorizzazione dei siti archeologici, il progetto Via Maestra per i giovani dell’Istituto onnicomprensivo di Magliano, il progetto Benvenuti in Sabina che coinvolge i centri anziani di Magliano, Collevecchio e Montebuono. Tutti programmi orientati a coinvolgere le comunità locali nel programma di sensibilizzazione allo sviluppo turistico della Sabina.

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