Dopo il caos sull’apertura delle scuole, dove il comune di Rieti ha sentito la necessità di controllare agibilità e sicurezza solo dopo le sollecitazione dei genitori, come se non fosse un suo compito precipuo, oggi viene da chiedersi: l’assessore \a ai servizi sociali di Rieti sta monitorando la situazione dell’asilo che il comune ha privatizzato alcuni mesi fa? Qualcuno si è informato sulla professionalità della cooperativa che ha vinto il bando? Considerato che alcuni giorni fa un signore, qualificatosi come “amministratore” della coop aggiudicatrice del servizio, si è presentato fuori del “Ciancarelli”, invitando verbalmente le dipendenti ad un colloquio, per verificare la loro professionalità, qualche domanda sorge spontanea. Ma è possibile che un’impresa che dovrà gestire un servizio così delicato, come un asilo, usi metodologie da terzo mondo? Non andrebbe fatta una comunicazione ufficiale? E questo colloquio a cosa dovrebbe servire? Non doveva essere garantita la continuità occupazionale? Siamo passati dall’asilo montessoriano all’improvvisazione. Non si amministra con l’ingenuità (reale o professata), ma con capacità ed attenzione, qualità che nell’attuale giunta comunale mancano totalmente. Devastando uno dei settori migliori dell’amministrazione reatina.
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