Quest’anno i Carabinieri del Comando Provinciale, oltre al tradizionale albero di Natale con tanto di pennacchio rosso e blu, hanno voluto esporre nell’atrio dell’ingresso del Comando Provinciale anche un presepe molto particolare. Un presepe “vivo”, in movimento con tanto di protagonisti animati. L’opera è stata realizzata, secondo le tecniche classiche del presepe napoletano, dal Maresciallo Capo Enrico Longobardi, classe 1975, cresciuto a Pompei, Vice Comandante della Sezione Radiomobile della Compagnia di Rieti. La scenografia, in gergo chiamata “scoglio”, è realizzata in sughero e gesso montato su uno scheletro di legno sul quale sono rappresentate la natività, all’interno di una grotta, affiancata da un ruscello, il tutto contornato da scene di vita quotidiana: la bottega del fabbro, la pescheria con tanto di pesci che si muovono in una vasca come fossero vivi, l’osteria, il panificio, il tutto con movimenti meccanici e giochi d’acqua. Ogni scena, ogni dettaglio nasconde un significato profondo. Immancabili i personaggi tipici del Presepe Napoletano: Benino il pastorello che dorme, il pescatore, la lavandaia, la Sacra Famiglia della Natività, i Re Magi, il vinaio, la donna gitana che cuoce le castagne e i due compari zi’ Vicienzo e zi’ Pascal compagni di bevute e chiacchiere.
Il Maresciallo Longobardi fin da bambino ha coltivato la passione per l’arte presepiale. L’esecuzione dell’opera ha richiesto tanto lavoro e grande passione soprattutto per curare i particolari, i numerosi dettagli e le miniature di cui il presepe è corredato. Una passione curata negli anni e tutt’ora praticata con approfondimenti e sperimentazione di nuove tecniche e materiali costruttivi. Dal 2018 presso il Museo Nazionale di Greccio è esposto un suo presepe realizzato in cartone e pietra naturale.
0 commenti