In data 15 aprile 2020 a fronte di una situazione di gestione dell’emergenza che vedeva in aumento il numero di operatori della sanità e operatori del sociale contagiati dal covid – 19 abbiamo inviato via e-mail richiesta d’informazioni alla Direzione Generale e alla Direzione Sanitaria della ASL di Rieti con nota del 07/aprile 2020 alla quale non abbiamo avuto risposta. Visto che il problema continuava ad esistere e che le misure di prevenzione del contagio ci sembravano quantomeno inadeguate anche per le Operatrici e gli Operatori del sociale in forza a Cooperative, Associazioni, Agenzie interinali e ogni altra forma di personalità giuridica con rapporti istituzionali con il Comune di Rieti e il Consorzio Sociale Ri1 abbiamo inviato via PEC una richiesta di informazioni sulla base di una esperienza seguita direttamente da attivisti della nostra Assemblea Territoriale al Comune e al Consorzio Sociale Ri1 in data 15 aprile 2020 e contestualmente sempre via PEC abbiamo inviato di nuovo alla ASL la richiesta avanzata il 07 aprile 2020 con mail non certificata. Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta come peraltro in realtà praticamente mai in precedenza, le varie Istituzioni da noi interpellate con richiesta di accesso agli atti e documentazioni varie non hanno mai risposto fornendo la documentazione richiesta. Le numerosissime Leggi nazionali e regionali in materia di partecipazione attiva dei cittadini alle fasi di progettazione, programmazione e realizzazione dei servizi con particolare riguardo alla integrazione socio sanitaria e verifica della efficienza, efficacia e qualità degli stessi sono state da sempre disattese nonostante le nostre continue ed insistenti richieste avanzate più volte in tutte le sedi: Comuni, Consorzio Sociale Ri1, Provincia di Rieti (quando era nella sua piena operatività) e ASL di Rieti. Quelli che la Legge 328/2000 definisce “Attori Sociali” con i quali le Istituzioni devono concordare i servizi con le modalità anzi dette, a Rieti sono Associazioni di Promozione Sociale, di Volontariato, di Tutela dei Diritti Civici e Civili, sono organizzazioni molto attive e danno da sempre un grande sostegno alle Istituzioni locali intervenendo a mettere delle “toppe” alle numerose e gravi lacune nella gestione dei servizi alla persona, hanno al loro interno professionisti in vari campi della Sanità, del Sociale, dell’Ambiente, dell’Immigrazione, della Scuola ……… che ancora professionalmente attivi o in pensione dedicano una quota anche importante del loro tempo personale per essere di aiuto alle persone fragili, che in realtà se le Istituzioni funzionassero bene non ci dovrebbero essere. Queste organizzazioni si sono unite in un Coordinamento per la tutela della Salute e delle Politiche Sociali che ha raccolto ben 19.000 firme in tre mesi per l’applicazione di un articolo di legge a favore delle aree terremotate che nessuna Istituzione locale ha voluto recepire, stesso dicasi della Regione Lazio che ha ignorato le richieste, anche i Consiglieri regionali eletti nel reatino che dovrebbero rappresentare le esigenze 2 del territorio non hanno voluto o comunque non sono riusciti a far applicare una normativa di Legge che ad esempio la Regione Abruzzo ha immediatamente recepito e applicato. Ci chiediamo per quale motivo tutte le Istituzioni locali, non vogliano avvalersi del confronto con Cittadini Attivi ripetiamo anche professionisti espertissimi, che riscontrano giornalmente i disagi a volte drammatici vissuti dai Cittadini in tutti i campi del Sanitario e del Sociale, violando tutte le normative di Legge in materia (ad esempio i Piani di Zona del I° Distretto Sociale di Rieti), preferendo fare le scelte operative al chiuso dei loro uffici invece che condividere tutte le fasi, inclusa quella decisionale con i cittadini che oltretutto sono i loro datori di lavoro, visto che i non miseri stipendi che percepiscono sono pagati con danaro pubblico, quindi dei cittadini!
Abbiamo inviato note alla ASL, al Comune di Rieti e al Consorzio Sociale Ri1. La speranza è che in futuro operino scelte più rispettose delle specifiche normative di legge e considerino il coinvolgimento attivo degli “Attori Sociali”, come un aiuto gratuito nella complessa gestione del sistema dei servizi integrati alla persona e al gruppo sociale, in una dimensione di collaborazione fattiva e reale trasparenza sia amministrativa, sia organizzativa e operativa.
Intanto la Sig.ra che non poteva uscire di casa e che frequentava praticamente solo le assistenti domiciliari è stata infettata da covid – 19, il giorno 09 aprile è stata ricoverata all’ospedale De Lellis di Rieti per polmonite bilaterale e nella notte tra il 20 e il 21 aprile è morta.
AT Cittadinanzattiva Rieti
Il Coordinatore
Mauro Rizzetto
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