Filiera Comunicazione-Pubblicità esclusa dalla Regione Lazio dal ristoro Irap

Feb 11, 2021 | Economia | 0 commenti

“Chiediamo al Presidente della Regione Lazio di rappresentare le nostre istanze in sede di Conferenza Stato-Regioni, per far sentire la voce di un comparto fortemente penalizzato dall’emergenza Covid-19, dimenticato ed escluso da ogni forma di ristoro”.

Agnese Monacelli, Presidente dei Grafici di Confartigianato Imprese Lazio e componente del consiglio direttivo nazionale dei Grafici di Confartigianato Imprese, ha scritto al Governatore, Nicola Zingaretti, per sottoporre alla sua attenzione alcune importanti criticità del comparto relative al sistema locale e nazionale dei ristori e degli aiuti per l’emergenza Covid19. La filiera della pubblicità è stata infatti completamente dimenticata dal ristoro IRAP regionale, essendo assenti totalmente i codici ATECO relativi tra quelli beneficiari dell’intervento.

“Non riteniamo risolutivo, per la sopravvivenza delle piccole imprese, tale aiuto, di modestissima entità, calcolato su parametri penalizzanti, ma riteniamo invece importantissimo il riconoscimento regionale del comparto tra quelli danneggiati. Pertanto – specifica Monacelli nella lettera – si richiede uno specifico intervento correttivo con inserimento dei codici della filiera tra quelli delle aziende beneficiarie. Occorre infatti ricordare che, essendo il comparto essenzialmente di supporto a servizi ad altre aziende, è trainato normalmente dall’andamento generale dell’economia e dal potere di spesa delle imprese clienti. Inoltre, va da sé che in una situazione di crisi e stagnazione generale, nonché di incertezza sul futuro, non vi sia interesse nel mercato a programmare e investire in pubblicità e comunicazione”.

“È fondamentale per la tenuta del settore – incalza la Presidente Agnese Monicelli – programmare aiuti e interventi per i danni di medio periodo e di ritorno che già sono e saranno legati alle chiusure di attività, al clima di incertezza economica, alla contrazione dei consumi causata dalla ridotta disponibilità di spesa delle imprese e delle famiglie. I settori della comunicazione, dello spettacolo e degli eventi, anche se chiusi per lockdown e decreti a zone, sono, in termini di fatturato, ai limiti della sussistenza già da marzo 2020. Senza interventi mirati si rischia la necrosi dell’intero comparto per le troppe spese correnti in relazione al fatturato. Riteniamo necessaria l’istituzione di un tavolo permanente regionale di monitoraggio per l’individuazione e la proposta di interventi di messa in sicurezza delle aziende e dei posti di lavoro a fine CIG, che siano risolutivi per la sopravvivenza di un tessuto imprenditoriale strategico per la vocazione turistico ricettiva del Lazio. I modesti ristori concessi e le misure in credito di imposta per aziende che non fatturano sono, infatti, inadeguati al vero sostegno alle imprese”.

“Occorre un immediato sblocco degli eventi, con specifici e adeguati protocolli di sicurezza come quelli attuati nel periodo estivo 2020 – continua Fausto Cati, imprenditore reatino e Vice Presidente di Confartigianato Comunicazione Lazio  – così come si sta facendo per altri casi di possibile assembramento, ad esempio scuola, trasporti, funzioni religiose. Senza la sopravvivenza del comparto si rischierebbe a fine pandemia di non avere capacità e potenzialità organizzativa per riavviare la macchina dell’intrattenimento. Anche pochi e piccoli eventi, al contrario, permetterebbero alle aziende di coprire quantomeno i costi fissi di gestione in modalità sopravvivenza in attesa della ripartenza”.

“Nel caso specifico della zona cratere sismico – spiega Maurizio Aluffi, Direttore di Confartigianato Imprese Rieti – rileviamo poi che già nel Decreto Agosto del Governo erano previsti incentivi per aperture e nuovi insediamenti, ma che le disposizioni di legge, sebbene approvate, non sono mai state rese operative con i provvedimenti attuativi dell’Agenzia delle Entrate, ente erogatore. Tale intervento, previsto per il solo anno 2021, potrebbe essere di supporto al settore sia per agevolazioni dirette sia per incentivazioni a nuova imprenditoria locale e potenziale successiva clientela. Riteniamo che la Regione Lazio possa interagire con il commissario ad acta per la ricostruzione al fine di una rapidissima soluzione operativa”.

Confartigianato Imprese Lazio, nella lettera scritta al Presidente della Regione Lazio, richiede che, così come già fatto per la stampa e le testate giornalistiche, anche per il comparto comunicazione, eventi e spettacolo e tutte le relative filiere, venga predisposto un apposito bando regionale di ristoro da calcolare sulla differenza di fatturato tra 2019 e 2020.

Come Confartigianato Imprese Rieti auspichiamo che la Regione Lazio emetta al più presto provvedimenti paritari e aperti a tutte le imprese e non limitati per settore e/o codice ATECO. Riteniamo inoltre fondamentale istituire un tavolo di indirizzo regionale nel quale concordare con le imprese i provvedimenti necessari al territorio in merito alle proposte presentate da Confartigianato Imprese Lazio. Proposte che, speriamo, saranno inoltrate con sollecitudine al Governo centrale attraverso i canali politico-istituzionali e la Conferenza Stato Regioni.

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