RIETI – Il Comitato Scuole Sicure intende informare stampa e cittadini che, ad oggi, il Comunicato del 05.05.2017 contenente alcune osservazioni critiche sulle attività finora messe in campo dalle Autorità in tema di riduzione del rischio sismico delle scuole e numerose proposte per dare un senso reale e concreto al dovere di prevenzione, è rimasto del tutto privo di riscontro da parte di coloro che si propongono agli elettori come futuri amministratori di questa città.
Il Comitato Scuole Sicure di Rieti ha quindi inoltrato il comunicato direttamente ai candidati alla carica di Sindaco, sollecitando massima attenzione rispetto al tema della sicurezza nelle scuole e l’assunzione – ufficiale – dell’impegno di attuare interventi concreti volti alla prevenzione, specificandone natura e tempi di realizzazione, non potendo ritenersi esaustivi e tranquillizzanti le linee esposte nei singoli programmi elettorali.
Proprio per consentire a tutti i candidati di avere una indicazione delle risorse immediatamente disponibili per tali problematiche, è stato inoltre richiesto all’attuale Sindaco e candidato Simone Petrangeli di chiarire a quanto ammontino le risorse ad oggi stanziate dal Comune di Rieti per la ripetizione – data per imminente – delle verifiche sismiche su tutte le scuole di proprietà comunale, in aggiunta a quanto già reso noto sulle ‘spese vive’ della Fase I e II dell’Accordo con il CRITEVAT (€ 132.960).
Nella medesima email è stata infine ribadita la disponibilità dei membri dell’Esecutivo del Comitato Scuole Sicure ad ogni fattiva e seria collaborazione per raggiungere l’obiettivo concreto della sicurezza di studenti e lavoratori del settore scolastico.
Confidando in un riscontro fattivo, si sintetizzano di seguito i presupposti sui quali fondano la posizione e le richieste del Comitato Scuole Sicure:
Ø Negli anni 2007 e 2009 la Regione Lazio ha finanziato le verifiche sismiche sugli edifici pubblici di proprietà del Comune di Rieti (su un totale di 23 scuole, cui vanno aggiunte altre strutture, per una spesa complessiva pari a circa € 950 000 Euro) e della Provincia di Rieti (su un totale di 5 scuole, cui vanno aggiunte altre strutture, per una spesa complessiva pari a circa € 480 000);
Ø Tali verifiche sono state eseguite da liberi professionisti (ingegneri, architetti, geologi) su incarico del Comune e della Provincia di Rieti tramite i propri dirigenti (che hanno redatto i bandi ad evidenza pubblica ed hanno censito i requisiti tecnici di partecipazione);
Ø Tali verifiche sono state svolte dai suddetti professionisti secondo le linee guida dettate dalla Regione Lazio e in linea con la normativa vigente, prevedendo quindi sia il censimento dello stato reale delle strutture che le analisi sui materiali che la verifica della tipologia del terreno di fondazione;
Ø Tali verifiche sono state svolte con serietà dai suddetti professionisti e le risultanze sono state pre-validate dai dirigenti comunali e provinciali e poi validate dalla Regione Lazio;
Ø Nel 2011 la Regione Lazio ha uniformato le suddette verifiche (alla luce degli aggiornamenti della normativa) ed ufficialmente reso disponibile una graduatoria omogenea, redatta da esperti secondo criteri incontestabili, degli interventi da eseguire sugli edifici scolastici di Rieti (Delibera della Regione Lazio 220/2011), con riportati anche i relativi costi stimati necessari per l’adeguamento sismico;
Ø Dal 2011 ad oggi, sulle scuole comunali e provinciali di Rieti non sono stati realizzati interventi di ADEGUAMENTO SISMICO e non risultano nemmeno essere stati eseguiti i lavori di ADEGUAMENTO SISMICO già finanziati (Succursale del Liceo Scientifico);
Ø Le verifiche sismiche vanno giustamente ripetute, ma non perché le precedenti non siano valide, bensì per accertare gli effetti sulle strutture degli eventi sismici verificatisi in epoca successiva alla loro esecuzione (L’Aquila 2009, Amatrice-Norcia-Campotosto 2016-2017);
Ø Superflua, ed inutile la relativa spesa, è la ripetizione delle verifiche sismiche sulle scuole già valutate a RISCHIO ALTO (IR<0,3), la cui situazione non può che essere peggiorata ed impone decisioni immediate, da attuare prima della riapertura dell’anno scolastico 2017/2018, almeno per:
– le scuole a più alto rischio (con IR<0,1);
– i nidi e le materne con IR<0,3 (scuole in cui, considerata l’età degli alunni, non è assolutamente possibile pensare di effettuare evacuazioni in tempi rapidi, prima del cedimento delle strutture);
– le scuole con IR<0,3 dove gli interventi di adeguamento sismico non risultino fattibili e convenienti.
Ø Per le scuole già valutate a RISCHIO ALTO (IR<0,3) una soluzione può e deve essere trovata immediatamente, valutando sin da ora i costi/benefici non solo di eventuali interventi di adeguamento sismico ma anche di ipotesi di demolizione e ricostruzione con realizzazione di strutture scolastiche nuove, e laddove gli interventi di adeguamento sismico risultino fattibili e convenienti è necessario procedere immediatamente:
– alla redazione dei relativi progetti preliminari di adeguamento sismico sulla base delle verifiche già svolte negli anni passati e dei costi già stimati dalla Delibera della Regione Lazio 220/2011 (con la sola accortezza di attualizzare i relativi costi di adeguamento sismico, secondo le attuali direttive della Protezione Civile Regionale, da 200 €/m3 a 250 €/m3)
– e, conseguentemente, alla richiesta di finanziamento alla Regione Lazio.
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