RIETI – La conferenza stampa per la presentazione agli sportivi e alla città di Alessandro Giuliani si è trasformata in un “one man show”. Roberto Pietropaoli, come è nel suo stile, stimolato alla bisogna sull’annosa questione legata alla gestione del PalaSojourner, ha assunto la regia dell’evento, gestendolo come soltanto lui è capace. D’altronde nessuna delle due società sabine – Npc e Real Sebastiani – avrà mai certezze se, anticipatamente, non verrà risolta questa annosa disputa che accende ed infervora la piazza ormai da un anno. Però sarà bene andare con ordine. Alessandro Giuliani ha fatto ritorno a Rieti a distanza di 12 anni dopo le vicende – esaltanti per un verso, deprimenti per l’altro – che lo legarono alla Nsb di Gaetano Papalia tra il 2006 ed il 2009. Un ritorno che ha destato emozione ed euforia. Sarà bene rammentare che Alessandro – all’epoca assistente di Lino Lardo – fu artefice di un piccolo, immenso miracolo cestistico: condurre alla salvezza la Nsb. Il club di Gaetano Papalia viveva da mesi una situazione societaria drammatica (poi evoluta nella “ritirata” a Napoli e, successivamente, nella radiazione del club) che indusse Pervis Pasco e Patricio Prato (quest’ultimo in realtà fu ceduto) alla “fuga”. Con una formazione ridotta ai minimi termini ed una situazione societaria viepiù precaria, Lardo e Giuliani seppero donare alla città una straordinaria salvezza così che, al ritorno da Udine (la gara che regalò vittoria e permanenza in serie A1), i tifosi li accolsero al grido: “Lardo e Giuliani santi subito!”. Da allora di acqua, sotto i ponti, ne è passata e parecchia. Alessandro si è affermato tra i migliori direttori sportivi della palla a spicchi italiota. E’ passato da Trento, Brindisi, Verona per infine accettare la proposta di Pietropaoli e ripartire con un progetto credibile ed ambizioso nella scalata ai vertici cestistici nazionali: addirittura dalla serie B. Giuliani, dall’alto di esperienze maturate in alcune tra le piazze più blasonate del momento, è rimasto affascinato dall’organizzazione societaria della Real e dalla disponibilità di un campo di gioco tutto “suo”. “Una struttura come questa, come casa-Real io non sapevo che fosse nella disponibilità di Roberto Pietropoali – ha detto Giuliani – Questo deve essere un biglietto da visita pazzesco per noi della Sebastiani. Sono rimasto basito dalla organizzazione societaria che non ha assolutamente alcunché da invidiare alle società di serie A1 nelle quali ho lavorato. Il progetto di Pietropaoli è ambizioso, è vincente e di altissimo livello, farò del mio meglio per realizzarlo”. Poi è stata la volta di Pietropaoli che, come consumato attore del palcoscenico – Roberto avrebbe tranquillamente potuto intraprendere la carriera teatrale o cinematografica per la sua innata verve comunicativa – si è esibito in qualche cosa di assai simile ad un panegirico. L’oggetto del suo prolisso, mai noioso eloquio, è stato il PalaSojourner, la sua gestione, Giuseppe Cattani che, volente o nolente, assume le sembianze del proprio, inconscio alter ego. Il patron della Npc, nei giorni scorsi, ha teso la mano a Pietropaoli, esternando pubblicamente ad una testata giornalistica la propria volontà di deporre l’ascia di guerra. Ebbene, se il presidente della Npc ha teso una mano, il patron della Real Sebastiani ha replicato, offrendogli tutto il braccio. “Affido fin d’ora ad Npc Tv, senza condizioni, l’esclusiva sulle partite della mia squadra – ha detto Pietropaoli – Potranno fare riprese, commenti, interviste, trasmissioni di tutto quel che vogliono e quando vogliono. Piuttosto sono disposto a contribuire a tutto questo pure con un mio contributo patrimoniale”. Tutto ciò, ha puntualizzato Pietropaoli, senza privare i rimanenti media e le altre testate, della massima libertà di fare il proprio lavoro con e per la Real Sebastiani. Pietropaoli è stato fin troppo disponibile e buono, come è nelle sue corde. Esternando tutta la propria, manifesta commozione per una telefonata (“finalmente!”, ha detto) ricevuta il giorno prima dal suo addetto alla comunicazione – Marco Ferroni – proprio da Giuseppe Cattani. Tuttavia, in conclusione, Pietropaoli è tornato a puntare i piedi. “Ora Sebastiani ed Npc sono sullo stesso piano – ha concluso – In B noi ed in B loro. Con la differenza che ho dato mandato proprio a Giuliani – ormai non è un mistero – di poter acquisire un titolo di A2, ove ne ricorrano i presupposti. Tuttavia è necessario che, entro il 30 giugno, Cattani restituisca le chiavi del PalaSojourner a Calisse o sarà guerra!”. Il 30 giugno cade di mercoledì della prossima settimana. Che cosa accadrà? Come si concluderà la vicenda? Una soluzione sarebbe quella di restituire il PalaSojourner al legittimo proprietario, per poi sedersi tutti intorno ad un tavolo e concordare in sintonia una forma di cogestione del PalaSojourner – alla Npc ed alla Real Sebastiani in simbiosi – senza riconoscere diritto di privilegio ad alcuno, dividendo i costi di gestione e concordando amichevolmente le condizioni di utilizzo per le sedute di allenamento e per la disputa delle gare interne. In tutto questo il Presidente della Provincia – Mariano Calisse – e l’intera amministrazione dell’ente pubblico territoriale sarebbero chiamati ad assumere la posizione di soggetto terzo, dominus della struttura, ma anche garante della riuscita dell’accordo. Ciò riporterebbe la pace da tutti auspicata e, in primis, proprio da Cattani e Pietropaoli, altresì riconducendo entro i giusti canoni la velenosa diatriba che infervora, accende e contrappone, con toni sovente inaccettabili, una parte delle contrapposte tifoserie. Ma il Presidente Mariano Calisse e la Provincia di Rieti vogliono questo? Saranno capaci di adoperarsi per un felice, bonario componimento della delicata controversia? Noi ne dubitiamo, ma saremmo ben lieti di essere smentiti. (Valerio Pasquetti)
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