IL PRESIDENTE ​ZINGARETTI DIMENTICA LE PROMESSE​ ​ELETTORALI E SNOBBA LA SANITA’ REATINA e LE ASSOCIZIONI

Feb 7, 2017 | Altre Notizie | 0 commenti

Da oltre 2 mesi, come Associazioni Reatine del Comitato Diritto Salute, preoccupate per il continuo degrado dei Servizi sanitari reatini, in una condizione storica di grande pericolo e difficoltà a causa del rischio sismico, chiediamo un incontro urgente con il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, con l’obiettivo di ottenere l’approvazione del Decreto  di ripristino dei Servizi Sanitari soppressi o accorpati e la dichiarazione della ASL di Rieti in zona disagiata, con la conferma dell’Ospedale di Rieti D.E.A. di 1° livello, blindando la Sanità reatina da possibili futuri ridimensionamenti che deriverebbero dall’applicazione della cosiddetta legge Lorenzin.
Dopo una lettera ultimativa, ci fu fissato un appuntamento con il Sub Commissario D’Amato, e le Associazioni aderirono, chiarendo che lo avrebbero considerato propedeutico e facilitante il successivo incontro con Zingaretti.  Ma alla Regione Lazio, non abbiamo avuto neppure il piacere di incontrare il Sub Commissario, ed il Funzionario che ci ha accolto, scusandosi, ci garantì che avremmo incontrato direttamente il Presidente Zingaretti entro la fine di Gennaio.
            Così, evidentemente, non è stato e, mentre il Presidente Zingaretti, dopo il sisma del 24 agosto scorso, passa più tempo a Rieti che a Roma, è chiaro che non è per una difficoltà logistica o di tempo, ma per una grave sottovalutazione delle difficoltà di una zona, quella reatina, da sempre giudicata numericamente marginale e politicamente debole ed ininfluente.
            Ma questa ipotesi non esime noi, e quella parte della popolazione non rassegnata o connivente, a continuare a richiamare l’attenzione di tutti sui costi umani e sociali per questa popolazione, alla quale e rimasta, come unica possibilità, l’emigrazione sanitaria anche solo per partorire.
           
A Zingaretti, ricordiamo il valore della “coerenza”, a parole “altissima” prima delle elezioni (vedi estratto dichiarazioni sotto riportato), carta straccia appena il giorno dopo. Per questo non staremo con le mani in mano, sino a quando non verrà rispettato il diritto alla salute ad una popolazione, quella reatina, che è obbligata alle stesse tasse di Roma e Milano, ma non riceve affatto gli stessi Servizi.
(estratto dalle dichiarazioni del Presidente Zingaretti, ricavate da un filmato del febbraio 2013, 3 settimane prima delle elezioni,  difronte alle Associazioni reatine)
 “ (oggi)…ha più diritti chi vive al centro che chi vive alle periferie della Regione. E’ evidente che c’è un palese elemento negativo di gerarchie…”;  “… che va collegato… non alla coerenza delle promesse, che quelle sono capaci di farle tutti, ma alla coerenza dei comportamenti”; “…la coerenza… sarà fare 2 cose importanti: 1. lavorare sulla trasparenza, mettere il mondo delle Associazioni dei cittadini, delle professioni, in grado di conoscere cosa accade li dentro (nella Sanità), non grazie alle inchieste dei giornalisti e delle Procure, ma grazie all’Open Date (dati informatici), …si può rendere pubblici tutti i dati, …un elemento prezioso per capire cosa accade li dentro…”; l’atra sulla trasparenza, …la partecipazione dei cittadini… nel percorso dell’azione amministrativa, perché poi la partecipazione si determina quando si é costretti ad organizzarsi per il “NO”. Invece, anche grazie a codifiche…legislative, noi vogliamo costruire una regione che individua, tra i suoi punti più importanti, forme di partecipazione, ascolto e coinvolgimento nel processo amministrativo. Poi è chiaro che decide la Regione… Ciò non toglie   -e questo lo devono capire tutti- che si può continuare a pensare che il meccanismo della delega è ogni 5 anni con il voto… C’è una palese giusta domanda di co-partecipazione, durante gli anni, delle scelte che fanno le Istituzioni. “…noi paghiamo 2 errori, che si continua ad avere un approccio ragionieristico al tema della difesa sul diritto alla salute, cioè solo i conti. Mentre c’è l’art. 32 della Costituzione che dovrebbe essere il parametro entro il quale si costruiscono i parametri sanitari, cioè la Repubblica riconosce il diritto alla salute dell’individuo ed il dovere di garantire questo diritto agli indigenti, ….e l’art. 3 dice che la Repubblica si impegna a rimuovere gli ostacoli presenti nella società ai fini dei valori contenuti nella Costituzione, e  questo vuol dire riscrivere questi benedetti “Piani di Rientro”, dove, accanto ai conti, ci sia anche la tutela della salute. “…una classe politica che la smetta di rubare o di favorire le truffe …poi non siamo credibili in Italia perché continuano ad esserci zone grigie nella gestione della Sanità. 3°, non è che la legge prevede che il Presidente fa le nomine delle figure apicali, …una responsabilità… che io onorerò, ma il problema è che il potere di decisione si può usare o se ne può abusare, la differenza sta nel fatto che noi dobbiamo costruire, anche sulla selezione delle figure apicali della Sanità, l’individuazione di luoghi terzi scientifici, l’AGE.N.A.S. (Agenzia Nazionale Analisi Sanitarie), che valutano i curricula, la qualità… e che poi offrono al decisore i migliori d’Italia, che  a questo punto, decide, …e poi ci deve essere il criterio del monitoraggio permanente, …della valutazione dei cittadini dell’offerta… ; “…dobbiamo uscire dalla cultura dei tagli, non per riprendere, come in passato, un modello della spesa allegra che ha sfasciato tutto, …”; “…ne usciamo anche abbassando la spesa: un medico, a casa, in Emilia costa 40 euro, al Pronto Soccorso, per la stessa patologia, 400 euro…” ;  “…lasciando intorno all’ospedale e prima dell’ospedale una Sanità di territorio che per l’80% può offrire quella qualità delle cure che i cittadini chiedono”.

 

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