Il Prof. Noia all’Auditorium Varrone: «Molti feti malati si curano e nascono bambini sani»

Feb 19, 2013 | Altre Notizie | 0 commenti

di Ottorino Pasquetti

Il Convegno della Quercia Millenaria Onlus su “Il Valore della Vita umana”, presentato da Francesco Saverio Pasquetti e da sua moglie Silvia Vari, tenutosi all’Auditorium Varrone alla presenza del vescovo mons. Delio Lucarelli e con l’intervento del prof. Giuseppe Noia, uno dei più stimati ginecologi italiani ed europei, si è rivelato, così com’era stato annunciato, un avvenimento di rilevante contenuto umano e di alto spessore scientifico. A spiegare al numeroso pubblico che vi è intervenuto, in specie giovani e numerose ragazze desiderose di apprendere la verità sulla vita e questo direttamente da una fonte scientifica e morale unanimemente riconosciuta, è stato il prof. Noia che ha iniziato spiegando «l’uomo-embrione, questo sconosciuto che ha diritto alla difesa della propria dignità fin dall’inizio del suo percorso vitale, presupponendo che non ci si fermi solo all’informazione, ma alla conoscenza di come nasce la vita e di quando essa inizi davvero ad esserci e non solo mascherando questo inizio immediato con parole, cercando di dimostrarne, senza riuscirci, la non impossibile esistenza. Per questo la scienza che si cela dietro espressioni semantiche, non è scienza senza la correttezza della coscienza degli stessi scienziati».

            Servendosi dell’ausilio di un video sulla concezione di un bambino, del valore di un sostegno didattico da servirsene nel corso di una lezione universitaria, il prof. Noia è entrato nell’argomento e ha iniziato a spiegare come la vita, l’embrione, il nuovo nato, siano da accogliere “nelle braccia dell’Amore” e che queste braccia sono quelle del papà e della mamma, che l’hanno concepito e non altre. E qui, dopo i saluti del vescovo Lucarelli, è stato il tempo delle relazioni in diretta. Esse sono state proposte da Carlo e Sabrina Paluzzi, fondatori della Quercia Millenaria Onlus, costituita alla fine di una sofferta vicenda vissuta come genitori, che loro stessi hanno raccontato. «Questa è la storia di come è stata salvata la vita di nostro figlio Giona – hanno detto emozionati -, un feto riconosciuto malato, dato per spacciato e quindi da abortire, consiglio medico che fortunatamente non abbiamo seguito».

            «Dinanzi alla malformazione fetale di Giona, con trattamenti ancora in corso (Giona ha dieci anni, va regolarmente a scuola, è felice di vivere), ai genitori viene consigliata, com’è accaduto a noi, l’interruzione della gravidanza. Ciò è stata la sentenza dataci nell’ospedale di primo livello, con molta freddezza, poi ancora nel secondo, finché, per caso, un amico ci ha indirizzato al prof. Noia, ginecologo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e Responsabile del Centro Diagnosi e Terapia Fetale Day Hospital di Ostetricia del Policlinico Agostino Gemelli. E’ stato il prof. Noia che ci ha assistito, prima moralmente, quando noi eravamo nella disperazione, dandoci un supporto, e poi ci ha rassicurato che avrebbe tentato di fare ogni cosa scientificamente sperimentata, perché la gravidanza in corso si completasse e  venisse possibilmente alla luce Giona. Il che è accaduto con molte sofferenze, pene e molti impegni, superati, ancora non tutti, con la grazia di Dio e con la preghiera, con l’aiuto dei nostri parenti e delle famiglie amiche, avendo al fianco una struttura valida, che se nostro figlio fosse divenuto un feto terminale come rischiava, destinato a morire fuori dell’utero materno per le gravi malformazioni genetiche o strutturali riscontrate, ci avrebbe consentito di accogliere il nostro bambino fino al suo ultimo respiro e questo avrebbe portato nella nostra casa molta serenità e pace, pur se sempre nel dolore».

            La Quercia Millenaria è nata da un’esperienza
esistenziale come quella narrata e ha dato sostegno umano e spirituale a molte famiglie addolorate, lasciate sole e che non sapevano che fare. Tanti genitori hanno ritrovato forte la spinta all’amore naturale che li ha legati ai loro piccoli  fino al termine, quando il feto curato senza riuscire, ha cessato di vivere. Ciò ha consentito loro di sperimentare solidarietà e amore e tornare ad aprirsi presto alla vita e ad avere un altro bimbo poco dopo, senza che si suscitassero rimorsi.

            «Per noi – hanno continuato Carlo e Sabrina – ogni vita ha un senso, tanto che negli ultimi sette anni, la Quercia Millenaria ha assistito 200 famiglie, insieme al prof. Noia,  permettendo a numerosi bambini, vittime di diagnosi affrettate o infauste, di poter vedere la luce: decine e decine di loro oggi stanno bene e sono la felicità delle loro mamme e dei loro papà. E questo quando non avrebbero dovuto neanche nascere. Abbiamo sperimentato così che non sono accettabili frasi come questa “è una gravidanza senza senso” oppure “per questo bambino non c’è nulla da fare».

            E’ dalla collaborazione della Quercia Millenaria, hospice perinatale conosciuto a livello internazionale con il Day Hospital di Ostetrica e Terapia Fatale di 3° livello del Policlinico Agostino Gemelli in Roma, diretto dal prof. Noia che molte mamme hanno potuto iniziare a sottoporsi ad accertamenti diagnostici di altissima precisione e a procedure invasive e non invasive, atte ad effettuare terapie che hanno come scopo di curare il feto che presenta anomalie che possono mettere a rischio la sua vita prenatale e post-natale. Questa esperienza della Quercia Millenaria (www.laquerciamillenaria.org) ora è presente anche all’ospedale di Pisa. Si aprirà presto anche all’ospedale di Verona ed appresso seguirà la clinica Mangiagalli, il più grande complesso ginecologico-ostetrico in funzione a Milano.

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