IN SICILIA LA ZEUS RITROVA LA SUA IDENTITA’, MA NON LA VITTORIA

Mar 11, 2019 | Altre Notizie | 0 commenti

RIETI – Bravi lo stesso! Ale Rossi ed i suoi ragazzi ci hanno provato fino alla fine, ma si sono dovuti arrendere dinanzi alla veemenza, alla forza, alla classe e, diciamolo pure chiaramente, alla buona sorte che per l’ennesima volta non è stata propizia agli amaranto celeste. Rieti ha disputato una gara dignitosissima, di calibro e di spessore, ma contro una squadra dalle individualità pressoché incontrastabili. Un canestro di Laganà, scagliato dall’arco ad un pugno di secondi dal suono della sirena e con la Zeus ancora avanti nel punteggio, ha danzato sul ferro prima di cadere dentro la retina. Un tiro che Max Guerra – fromboliere ai tempi della NSB di Papalia – definiva e definisce: il tiro dell’alpino! Perché con la piccozza e con le corde, in un modo come nell’altro, dentro ci finisce. Quel canestro ha suggellato la resa di Rieti. Che ha combattuto con gagliardia e fierezza. Tenendo testa ai titolati rivali che hanno saputo imporsi soltanto sul filo di lana. Parks è stato devastante. I 39 punti iscritti a referto dal giocatore a stelle e strisce la dicono lunga sulla forza dell’Orlandina che, pure, non ha avuto un Triche al top. La prova sontuosa di Parks è stata anche il frutto di un’applicazione difensiva fallosa (ogni tanto può accadere) di Bobby Jones (peraltro soltanto due i rimbalzi per il giocatore della Zeus) che ha perso alla grande il confronto col pari ruolo isolano. Jones, poi, ci ha messo molto del suo. Un fallo tecnico evitabilissimo – frutto delle solite, gratuite proteste rivolte ai direttori di gara per presunti falli non sanzionati a proprio danno – e, poco dopo, ancora un fallo, il quinto, commesso sempre su Parks (cesto da tre e libero suppletivo) sono stati determinanti per affossare le chance di successo della NPC. Sarà opportuno che Jones, giocatore di grande ed indubbio valore, osannato dalla folla e idolo degli sportivi reatini, sedi questa sua indole ribelle che, alla lunga, porta soltanto danni: per la squadra e per se medesimo. Jones è stato accostato – per modi e carisma – al compianto Willie Sojourner. Tuttavia Willie non ha mai questionato con i direttori di gara dei quali, anzi, era grande “amico”: bastava un occhiolino, una pacca sul sedere ed il sorriso subito ne illuminava il volto. L’atteggiamento di Jones è agli antipodi. E, alla lunga, non sarà mai produttivo di qualche cosa di positivo per i colori sabini. Era noto che, per espugnare il PalaFantozzi, Rieti avrebbe dovuto giocare una partita perfetta. Ma così non è stato. Le tare imputabili a Bobby sono state condizionanti in negativo. Al pari della estraneità di Tomasini alla gara. Tomasini è un giocatore dal quale la Zeus non può prescindere. Il suo tabellino, come già era accaduto al cospetto di Legnano, non è pervenuto. Non è casuale che Rieti abbia perso entrambe le contese. Rossi dovrà recuperare quanto prima il bravo Simone alla migliore condizione. Perché i successivi impegni, in casa con la Virtus Roma e poi a Bergamo, non ammettono lacune. Nelle circostanze, Rieti dovrà essere al top. Casini, ma questo era noto, è sceso in campo per onor di firma causa infortunio e non ha potuto dare il suo solito contributo. Per il resto la Zeus ha fatto quel che ha potuto. Jackson è cresciuto e non poco. Vildera si è confermato un buon innesto. Carenza ha giocato la partita migliore dell’anno. Toscano si è battuto come un leone. Gli altri hanno fatto il proprio. Ma non è bastato. “Serve rasserenarci mentalmente – dice Ale Rossi all’indomani della gara persa in Sicilia – abbiamo fatto cose stupende e ora stiamo risentendo dello scotto degli infortuni e del morale che, chiaramente, è sceso. Bisogna continuare a lavorare, integrando i nuovi, per crescere nei giochi che adesso ci vengono meno poiché, ovviamente, gli equilibri sono del tutto mutati. Serve lavorare tanto sulla testa dei giocatori e della squadra”. Il sogno del primo posto sembra ormai sfumato. La Virtus si allontana. Capo d’Orlando ha superato Rieti. Le altre inseguitrici incombono. Alessandro Rossi, al riguardo, ha le idee ben chiare: “noi non intendiamo mollare”. In proposito saranno decisive le due, successive sfide. Domenica arriva a Rieti la capolista Virtus Roma. Ci sarà la diretta su SportItalia a partire dalle ore 12, per un derby che si annunzia “di fuoco”. Poi servirà ancora un’impresa, a Bergamo. Soltanto in questo caso le “porte del paradiso” di una incredibile promozione diretta potranno tornare a spalancarsi per la Zeus NPC. (Valerio Pasquetti)

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