RIETI – Quale squadra osserveranno, questa sera, al cospetto di Latina, i supporters della Zeus NPC? Quella arruffona, imprecisa, gratuitamente fallosa vista a Treviglio prima e a Capo d’Orlando piu’ di recente o, invece, la compagine efficace, puntuale e determinata abile a piegare Napoli e Tortona al PalaSojourner? Gli amarantoceleste hanno già dato chiari segnali dei propri caratteri ineludibilmente camaleontici. La NPC sembra tornata la squadra double face di sempre. Quella, per essere piu’ schietti e diretti, delle versioni-serie A2 antecedenti il felice abbinamento sportivo/commerciale con Zeus Energy Group. L’epoca caratterizzata dall’avvento di Ogo Adegboye e Bobby Jones che pareva aver restituito alla Rieti dei canestri un suo blasone in una serie A2 dai livelli tecnici tutt’altro che eccelsi, e’ durata lo spazio di una stagione agonistica. Le prime 4 gare di questo torneo, con la media inglese perfettamente rispettata (2 vittorie casalinghe, 2 sconfitte in trasferta) hanno reso agli sportivi la NPC di sempre. Questo passa il convento, si usa dire, ma serve sapersi accontentare perché e’ già tanto cosi. E’ con tali premesse – di una stagione da vivere tra alti e bassi, forse senza infamia e senza lode – che i supporters amarantoceleste torneranno, questa sera, a popolare le tribune della gloriosa arena di Villa Reatina. In una rinnovata sinergia e unita’ d’intenti tra tifoseria organizza, tribunari (ci sia concesso il termine) e società NPC per incitare e motivare, tutti insieme, i cestisti reatini a rinverdire la via del successo. L’avversario e’ a dir poco scorbutico e poco raccomandabile. Franco Gramenzi, vecchia volpe dei parquet, al suo terzo anno sulla panchina della Benacquista, e’ partito con il piede giusto (3 vittorie su 4 gare giocate) e la sua squadra, in un giusto mix tra esperienza e gioventu’, pare destinata – cosi dicono le premesse – a recitare un ruolo da protagonista in questo campionato di serie A2. Gramenzi, giovera’ rammentarlo, detiene una sorta di record essendo stato capace, in carriera, di ottenere una decina e piu’ promozioni: dalla vecchia B1 (che oggi sarebbe una sontuosa A2) in LegaDue come, pure, in serie A1 (con Teramo). E siccome Franchino e’ motivato ad impreziosire il proprio palmares, questa sera i pontini venderanno cara la pelle per uscire vincenti dal PalaSojourner. Bernardo Musso e l’ex Dalton Pepper, con il lungo Ancelotti e l’under Bolpin proveranno a tirare lo sgambetto a Rieti. Essendo consapevoli, pero’, d’incontrare sulla propria strada una Zeus decisa a vendicare lo scivolone di Capo d’Orlando. E, soprattutto, un pubblico affezionato e caloroso (addirittura all’eccesso, stanti le sanzioni comminate fino ad oggi dagli organi disciplinari) che Gramenzi conosce bene. “Abbiamo incontrato la Zeus in precampionato, qui a Rieti, in amichevole ove rimediammo una sconfitta – dice il tecnico teramano che guido’ la Virtus Rieti tra il 1998 e il 2000 – tuttavia quella gara non fa testo. Noi, piu’ di Rieti, eravamo un cantiere in corso. Il nostro secondo americano era giunto in Italia da soli 3 giorni e non avevamo ancora Bolpin, un innesto felice che si e’ confermato preziosissimo per i nostri equilibri tecnico-tattici. Affrontiamo una Zeus che vorra’ tornare al successo dopo la sconfitta patita in Sicilia e che potra’ contare sul conforto del suo portentoso pubblico. So bene che il PalaSojourner e’ “un fattore” come accade in poche altre piazze in questa serie A2 e, per spuntarla, dovremo essere bravi a mantenere i nervi saldi e la giusta concentrazione in quei momenti in cui la partita vivra’ i suoi momenti topici”. In casa Zeus-NPC ci si attende un riscatto dopo la prova scialba ed incolore esibita a Capo d’Orlando. Soprattutto da parte di quei giocatori – Brown e Vildera su tutti – dalla cui felice applicazione il team non puo’ prescindere per tornare al successo. Vi e’ curiosita’ – nell’ambiente reatino – per verificare se, questa sera (palla a due ore 21), Stefanelli sara’ finalmente della partita. Le premesse sembrano purtroppo deporre per un nuovo ed ulteriore rinvio afferente l’esordio di questo talentuoso cestista che seguita a manifestarsi come “oggetto” misterioso della stagione cestistica reatina. (Valerio Pasquetti)
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