Così la professoressa di Lettere della scuola Media Sacchetti Sassetti di Rieti ricorda e saluta Livia Lestini, venuta oggi a mancare a seguito di una malattia con cui ha convissuto per diversi anni.
Carissima Livia, voglio ricordarti oggi con il tuo sorriso più bello, quello con cui ti vestivi ogni mattina entrando a scuola e che ti ha accompagnato nel tempo anche nei momenti più duri della malattia. Ora, nel silenzio assordante della tua assenza, rivedo il tuo sguardo attento, sempre incuriosito dagli altri e dalla vita, la tua voglia di comprendere in profondità la vera essenza delle cose per coglierne il senso. Allo stesso tempo riuscivi a ridere di te stessa, con una maturità e una consapevolezza di adulta, che talvolta stridevano con il tuo sorriso di bambina. Tu, che la vita l’hai “presa a morsi”, come mi hai scritto una volta, perché volevi essere soltanto tu a “condurre il gioco”. E l’hai fatto cara Livia, finché hai potuto, con tutta la forza che hai dimostrato di avere, che per chiunque di noi sarebbe impossibile anche solo immaginare. Lasci un vuoto immenso, incolmabile, ma ciò che di veramente prezioso resta è la tua testimonianza di come una vita possa essere vissuta pienamente, di come una luce che ha illuminato per un tempo troppo breve possa continuare a splendere oltre il tempo.
Prof. di lettere Ilaria Carnicelli
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