Gli uomini del Comando Stazione Forestale di Borgorose, durante un servizio di controllo del territorio teso a prevenire e reprimere i reati ambientali ed in particolare quelli in danno degli animali, in applicazione della Legge n.189 del 2004, stante anche le numerose segnalazione di privati cittadini hanno constatato che in località “Santo Stefano” in agro del Comune di Borgorose, all’interno di un cantiere forestale erano tenuti al lavoro equidi (muli e cavalli) in condizioni non compatibili con la loro natura.
Durante il sopralluogo, infatti, gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato accertavano che il cinquantenne proprietario degli animali, residente in Abruzzo, deteneva gli stessi in modo poco attento, utilizzando probabilmente “basti” (Specie di grossa e rozza sella di legno,dotata di una rustica imbottitura, che si mette sul dorso delle bestie da soma per il trasporto dei carichi) non compatibili con la taglia dell’equide, su cui venivano applicati, provocando loro vistose ferite sul dorso tali da evidenziarne una cattiva gestione e sofferenza durante il lavoro ( in condizioni orografiche particolari è consueto che i muli e/o i cavalli vengano usati per il ricaccio della legna tagliata, caricandola di fatto sul “basto” posizionato sul loro dorso. Si tenga conto che il quantitativo di legna che grava su ogni animane è di due quintali di legna per ogni viaggio)
Ad aggravare lo stato di sofferenza dovuto alle ferite/abrasioni non curate, il fatto che gli stessi fossero tenuti esposti al sole e alle intemperie senza alcun riparo.
Dopo i riscontri e le verifiche del caso il titolare degli animali è stato invitato a condurli in un luogo idoneo per le cure e parallelamente, stante la situazione, si è proceduto a deferirlo alla Procura della Repubblica di Rieti, ipotizzando per il reato di maltrattamento di animali previsto dall’art. 544 ter del Codice Penale che punisce il soggetto autore del reato, con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.
0 commenti