Il presente comunicato si trasmette al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti dell’indagato che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, è da presumersi innocente fino a sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza.
“Nei giorni scorsi, personale della Polizia di Stato ha arrestato cinque cittadini nigeriani, quattro in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Rieti ed uno in flagranza di reato, e denunciato in stato di libertà altri due cittadini nigeriani. Per tutti le accuse sono di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno preso avvio lo scorso mese di febbraio quando una pattuglia della Polizia di Stato è intervenuta in occasione di una lite in strada tra due cittadini stranieri nel centrale quartiere San Francesco..
Durante gli accertamenti di rito il personale della Squadra Mobile riconosceva il richiedente l’intervento, un ventottenne nigeriano, in quanto già arrestato nel 2021 per spaccio di stupefacenti. Poiché quest’ultimo dichiarava agli operanti che il motivo della discussione con altro connazionale era la mancata remunerazione per pregresse attività di spaccio poste in essere per suo conto, gli agenti operavano un’immediata perquisizione presso l’appartamento di quest’ultimo. L’attività consentiva di sequestrare dell’hashish ed altro materiale che portava ad ipotizzare che quell’appartamento fosse una vera e propria centrale di spaccio. In particolare, nell’oblò di una lavatrice , nascosto fra gli indumenti da lavare, veniva rinvenuto un telefono cellulare di proprietà di una nota tossicodipendente reatina che, dai successivi accertamenti, risultava essere stato lasciato in pagamento agli spacciatori in cambio di alcune dosi di eroina.
Gli investigatori della Polizia di Stato hanno quindi intrapreso una complessa attività di indagine condotta con metodi tradizionali, attraverso appostamenti, raccolta di testimonianze e sequestri di dosi di droga appena spacciate, che ha evidenziato come quell’appartamento, di Vicolo San Bernardino, fosse effettivamente abitato da quattro nigeriani dediti all’attività di spaccio, tre dei quali, fra cui il richiedente l’intervento della Polizia, ospiti del titolare del contratto di locazione, il quale li utilizzava come galoppini per consegnare le dosi agli acquirenti che li attendevano principalmente in Piazza San Francesco, lungo l’argine del fiume Velino e nelle traverse di Via Garibaldi. Per sfuggire ad eventuali perquisizioni gli stessi, che si muovevano sempre in bicicletta, trasportavano le dosi occultandole in bocca.
L’indagine ha consentito, inoltre, di portare alla luce anche un’altra centrale di spaccio, individuata in una abitazione di Piazza della Repubblica, gestita da un nigeriano pluripregiudicato per reati di spaccio. L’uomo era stato infatti coinvolto nell’operazione antidroga della Polizia di Stato, denominata “Angelo Nero”, conclusasi nei primi mesi del 2020 con l’arresto di 24 spacciatori nigeriani.
Lo scorso 25 giugno, il predetto era stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria dopo che gli investigatori della sezione antidroga avevano recuperato e sequestrato alcune dosi di eroina che una tossicodipendente aveva precedentemente acquistato dallo stesso sulla via Lungovelino Don Giovanni Olivieri.
Gli elementi di prova raccolti hanno indotto il G.I.P. del Tribunale di Rieti ad emettere nei confronti dei cinque stranieri, tutti irregolarmente soggiornanti sul territorio nazionale, altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere che sono state eseguite dagli Agenti della Polizia di Stato il 1° agosto u.s.
Quattro di loro sono stati immediatamente rintracciati ed arrestati durante la nottata, tre a Rieti ed uno ad Amatrice, mentre il quinto spacciatore è tuttora oggetto di ricerche avendo fatto perdere, nel frattempo, le sue tracce.
Complessivamente l’attività di spaccio posta in essere dai cinque spacciatori ha consentito loro di cedere ad assuntori reatini, di cui numerosi giovani, oltre 1200 dosi di eroina, 20 di cocaina e 60 di marijuana per una valore complessivo ipotizzabile in oltre 25 mila Euro.
In occasione dell’arresto del destinatario di custodia residente nell’appartamento di Piazza della Repubblica, gli investigatori della Polizia di Stato, dopo aver fatto irruzione, accertavano la presenza di un altro cittadino nigeriano, pluripregiudicato per reati in materia di spaccio, residente a Roma, il quale, alla vista degli Agenti, ha cercato di ingoiare, senza riuscirvi per il pronto intervento degli uomini della Squadra Mobile, 6 involucri di cellophane, che sono risultati poi contenere oltre tre grammi di eroina.
Nell’ambito della successiva perquisizione, a carico dello straniero, sono stati sequestrati altri 11 grammi di cocaina, 20 grammi di metadone e la somma di oltre 1000 euro, provento della sua attività di spaccio, il tutto rinvenuto in una stanza dell’appartamento che lo stesso aveva in uso.
Per tali motivi, l’uomo è stato arrestato e messo a disposizione della locale Autorità Giudiziaria. In sede di convalida dell’arresto, in attesa del rito ordinario, il Giudice ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Rieti.
Infine, nell’ambito della stessa operazione antidroga, altri due cittadini nigeriani, provenienti rispettivamente da Roma e Orvieto, ricorrenti avverso il rifiuto del riconoscimento dello status di rifugiato, sono stati denunciati in stato di libertà alla locale Procura poiché, durante l’irruzione nell’appartamento nel quale, anche in questo caso erano ospitati, sono stati trovati in possesso di cocaina, marijuana e materiali per il taglio di dosi.
Nell’ambito dei procedimenti penali instauratisi nei confronti di tutti gli stranieri arrestati e nei confronti dei due denunciati, l’eventuale responsabilità penale verrà accertata dal Giudice.
Rieti, 4 agosto 2022
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