I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Poggio Moiano, a seguito di una denuncia riferita a pascolo abusivo e introduzione di animali sul fondo altri, attivavano una serie di accertamenti e sopralluoghi per risalire agli eventuali responsabili dei fatti esposti.
Durante le attività di rito poste in essere in agro del Comune di Orvinio località “Pratarelle” veniva accertato che effettivamente sette bovini incustoditi pascolavano liberamente su fondi altrui.
Considerato che i bovini inequivocabilmente abituati a vivere allo stato “brado” non si facevano avvicinare e stante anche la pericolosità degli stessi, – il piccolo branco era costituito da sei femmine e da un toro – si rendevano necessari ripetuti sopralluoghi per riuscire a visualizzare la “marca auricolare” che, attraverso la consultazione dell’anagrafe bovina, consente l’identificazione del proprietario. Di fatto solo due bovini risultavano avere la “marca auricolare” ma tanto è bastato ai Carabinieri della Specialità Forestale per rintracciare i titolari.
Considerate le palesi violazioni non solo di natura amministrativa anche di natura penale si procedeva a deferire due persone in qualità di proprietari/detentori alla Procura della Repubblica di Rieti per i provvedimenti di competenza, ipotizzando i reati di “danneggiamento” e “abbandono di animali su fondo altrui”.
Parallelamente i sette bovini appartenenti alle razze “Bruna Alpina” e “Chianina” venivano posti sotto sequestro probatorio ed affidati ai proprietari per la custodia in stalla, considerata anche la pericolosità degli stessi nel caso fossero stati lascia liberi e soprattutto incustoditi sul territorio.
Al momento sono in corso degli accertamenti per verificare se i bovini sprovvisti di marca auricolare non abbiano in alternativa all’interno dello stomaco un microchip di identificazione, in difetto i proprietari dovranno giustificarne la detenzione e la provenienza.
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