Nei primi tre mesi dell’anno, il 43,2% delle imprese della provincia ha saldato alla scadenza le fatture ai fornitori. Ma i ritardi oltre i 30 giorni sono quasi raddoppiati in due anni. L’analisi del trend mostra in tutta la regione segnali di crisi, con la difficoltà a onorare gli impegni assunti nei tempi concordati e l’aumento dei ritardi gravi
Lo Studio Pagamenti CRIBIS D&B in Lazio nel primo trimestre 2013
Nel primo trimestre 2013 il 43,2% delle imprese della provincia di Viterbo ha pagato alla scadenza le fatture ai propri fornitori, mentre il 43,9% ha saldato con un ritardo fino a 30 giorni oltre il termine e il 12,9% con un ritardo superiore ai 30 giorni. Per quanto riguarda la puntualità, la provincia mostra la seconda performance a livello regionale, ma segnala un notevole peggioramento dei ritardi gravi, quasi raddoppiati in due anni, passando dal 6,9% del 2010 all’12,9% attuale.
È quanto si evince dallo Studio Pagamenti 2013 realizzato da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information, che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese del Lazio nel primo trimestre 2013.
La classifica della puntualità a livello regionale vede al primo posto Viterbo, con il 44,7% di imprese regolari, seguita da Rieti (43,2%), Frosinone (37,4%) e Latina (35,4%). In coda Roma, dove i pagamenti puntuali riguardano solo il 33,2% delle imprese, mentre quelli oltre i 30 giorni il 16,2%. La provincia in cui si rileva la quota più elevata di ritardi oltre i 30 giorni medi è, invece, quella di Frosinone, con una incidenza del 17,6%.
Nella media regionale, il 34,9% delle imprese del Lazio ha onorato puntualmente i propri impegni nei confronti dei fornitori, mentre il 49,1% ha saldato le fatture con un ritardo fino a 30 giorni dai termini concordati e ben il 16% oltre i 30 giorni. Nel primo trimestre del 2013 il Lazio esibisce performance di pagamento significativamente peggiori rispetto alla media del Centro Italia (42,6% di imprese puntuali e 12,9% di ritardi oltre i 30 giorni) e sostanzialmente simili alla media italiana (45,9% di imprese puntuali, 11,1% di ritardi oltre i 30 giorni).
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