di Mons. Domenico Pompili
(Saluto al Convegno di Gree Accord sui cambiamenti climatici)
Il mio saluto vuol dire semplicemente grazie per aver scelto di vivere questa intensa tre giorni di riflessione e di confronto nella Valle Santa che fu per Francesco d’Assisi il luogo delle sue peregrinazioni e anche delle sue più lucide intuizioni.
Il contatto con l’ambiente naturale lo persuase a farne il suo “buen retiro”, al riparo delle tensioni della sua città di origine e della capitale della Chiesa cattolica. Non è infondato pensare che qui ebbe modo di elaborare la splendida visione del Cantico delle Creature. Proprio qui la sua fede fresca e gorgogliante ebbe modo di stringere definitivamente il legame tra terra e cielo, tra natura e cultura, tra l’Io, il Noi e l’Esso dell’ambiente.
Grazie, soprattutto, per aver individuato nel clima una delle sfide decisive.
Il mutamento climatico è in effetti una delle maggiori sfide che stanno oggi dinanzi alla famiglia umana. I dati che emergono dalla ricerca dei climatologi – efficacemente sintetizzati nel V rapporto IPCC – non lasciano spazio a dubbi: il clima sta cambiando, cambiando velocemente, cambiando in buona parte per effetto dell’agire umano. E le conseguenze sono già fin d’ora devastanti, con un impatto pesante che interessa in primo luogo le componenti più fragili della famiglia umana, i poveri in primo luogo.
Non a caso papa Francesco si è riferito più volte nell’Enciclica Laudato si’ al riscaldamento globale, evidenziando l’urgenza e la necessità di un impegno condiviso della famiglia umana contro di esso. Il clima – sottolinea il Pontefice – è un bene comune fondamentale; prendersi cura della casa comune significa quindi anche operare per mitigare la crescita della temperatura planetaria, evitando che l’incremento superi quella soglia dei due gradi oltre la quale si aprono scenari difficili da valutare, ma certamente devastanti.
Riflettere ed operare in questa direzione è quindi responsabilità qualificante per i cristiani, che vedono nel mondo il dono del creatore, ma impegna in effetti ogni persona che abita il pianeta nella ricerca di soluzioni giuste ed efficaci.
Per questa ragione il prossimo Meeting dei giovani che si svolgerà a Greccio dal 2 al 4 gennaio ha tra le sue tematiche il rapporto con l’ambiente che è centrale nella questione sociale oggi e di cui occorre far crescere la consapevolezza diffusa anche per inaugurare nuovi stili di vita.
0 commenti