di S. Gherardi
“Sono un medico e conosco le varie facce del dolore. Il duro lavoro a cui molti colleghi, infermieri e ausiliari, sono costretti in ospedale e sul territorio, ogni giorno, per garantire quei livelli essenziali di assistenza che a Rieti sembrano poter venir meno da un momento all’altro. Per questo da medico, prima ancora che da candidato sindaco, voglio esprimere tutto il mio sostegno alle associazioni di volontariato e alle organizzazioni sindacali per le iniziative intraprese in favore dei cittadini reatini, per i paventati tagli alla sanità provinciale e per il declassamento dell’ospedale de Lellis”. Questo è quanto dichiara il candidato a sindaco Silvio Gherardi sulla vicenda che sta investendo la sanità reatina. “L’ospedale provinciale è una splendida struttura all’interno della quale si trovano alcune eccellenze, vedi Radioterapia, Oncologia, Emodinamica, tanto per citarne alcune, che hanno bisogno di essere potenziate con ulteriori tecnologie e personale medico ed infermieristico; così da invertire il flusso di cittadini costretti a rivolgersi fuori provincia o regione per curarsi e trasformare i reparti in punti di riferimento interregionale e nazionale. La preoccupazione espressa da più parti sulla carenza di organico e la necessità di assumere personale specializzato attraverso alcune deroghe che dalla Regione Lazio non sembrano arrivare –prosegue Gherardi- nonostante gli sforzi fatti in questi mesi dalla dirigenza Asl, non soltanto è condivisibile, ma deve portare la Regione Lazio ad un cambio di passo repentino sulle politiche sanitarie locali. Per questo motivo –conclude il candidato a sindaco Gherardi- auspico un intervento della presidente Renata Polverini sulla situazione di forte disagio a cui è costretta l’Azienda sanitaria locale. Polverini che invito sin d’ora a partecipare ad una iniziativa pubblica sui temi della sanità, da organizzare già nei prossimi giorni a Rieti. Sono convinto che i reatini gradirebbero ed io, sarei lieto di parteciparvi per dare il mio contributo alla città e al territorio reatino”.
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