È stato presentato lo scorso 17 marzo presso la Sala Marconi di Radio Vaticana il progetto delle Comunità internazionali Laudato si’, una iniziativa che vede la diocesi di Rieti impegnata insieme a Slow Food nella promozione dei valori dell’enciclica di papa Francesco.
«Non c’è dubbio che il riferimento più forte dal punto di vista ambientale, ma anche nell’ottica di una diversa economia, sia in questi anni la Laudato si’: per questo abbiamo pensato di richiamarci a essa», ha spiegato il fondatore di Slow Food Carlo Petrini. Le comunità che stanno nascendo sono dunque chiamate a fare in modo che le tematiche di questo straordinario documento prendano corpo attraverso una mobilitazione nell’educazione, nelle buone pratiche, nella condivisione, nella capacità di fare rete mantenendo le proprie identità e adattando i propri obiettivi a quelli specifici dei territori.
Un percorso necessario, ha spiegato il vescovo Domenico, perché «la provocazione di Laudato si’, non ancora del tutto recepita, è nell’idea che la visione ecologica dell’ambiente implichi una relazione a più vettori con il Creato, con le persone e con Dio, cioè una visione olistica». Aver messo in stretta connessione il tema della giustizia sociale con il tema dell’ecologia è la grande acquisizione della Laudato si’: «A partire da questo principio, lanciamo un appello a tutti gli uomini di buona volontà, credenti e non credenti. Le Comunità Laudato si’ sono lo strumento pratico che da oggi intendiamo proporre a chi vorrà essere della partita», continua il vescovo di Rieti.
Le linee guida per costituire le Comunità Laudato si’ sono disponibili sul sito https:// comunitalaudatosi.org, ed è possibile chiedere ulteriori informazioni scrivendo a info@comunitalaudatosi.org o chiamando il numero 388 888 1848. Le Comunità possono essere costituite all’interno delle parrocchie, delle associazioni, degli ambienti di lavoro, oppure essere create da gruppi di cittadini interessati.
Più di dieci Comunità si sono già formate in Italia e all’estero e altre trenta sono in fase di realizzazione. Con i contributi delle diverse Comunità in ogni parte del mondo, ad Amatrice nascerà un centro studi internazionale denominato Casa Futuro – Centro Studi Laudato si’, dedicato alle tematiche ambientali e alle loro ricadute sociali: «È l’obiettivo che ci siamo dati per i primi tre anni – ha spiegato il vescovo Domenico – partiamo da una terra ferita dal terremoto, che attende impazientemente di essere non già ricostruita, ma piuttosto rigenerata».
0 commenti