“L’ultima, tremenda scossa di terremoto ha ulteriormente indebolito anche le popolazioni reatine, sia materialmente sia psicologicamente. Con il passare dei giorni, stanno emergendo nuovi problemi ad edifici pubblici e privati anche nel capoluogo reatino. Situazioni ancora gestibili ma certamente preoccupanti e che, in alcuni casi, hanno già richiesto interventi di assistenza per le famiglie e messa in sicurezza per i fabbricati. Credo che tutti noi, ormai, siamo perfettamente consapevoli di vivere una tragedia storica e, pur comprendendo le difficoltà di bilancio del nostro Paese, sarà importante che la politica locale, con tutta la sua forza, in fase di conversione del decreto per il sisma, faccia pressioni per estendere il numero dei comuni reatini ricompresi nel cosiddetto ‘cratere sismico’. E’ evidente, infatti, che le nuove scosse – che tra l’altro, purtroppo, continuano incessamente – hanno provocato tanti nuovi problemi, basti pensare al centro storico di Leonessa, di Casperia, di Magliano e di altri centri. Da questo ragionamento, certamente non può essere escluso il capoluogo dove le segnalazioni dei privati sono già decine e in qualche caso è stata già dichiarata l’inagibilità delle abitazioni. Senza contare i problemi agli edifici pubblici già palesati e che andranno approfonditi da parte dei tecnici nelle prossime ore. Se due mesi fa ci eravamo schierati con coloro che chiedevano a Governo e Regione fondi speciali per la provincia di Rieti per l’adeguamento sismico dell’edilizia scolastica, oggi pensiamo che, tramite lo strumento del decreto oppure in altre forme che andranno individuate, vada messo in atto un pressing importante sui livelli di governo superiori per ottenere fondi ad hoc anche per l’adeguamento del maggior numero possibile di edifici pubblici del nostro capoluogo. Ci sentiamo quindi di farci portavoce di coloro che auspicano un potenziamento della rete sanitaria reatina provinciale, a partire dall’Ospedale S. Camillo De Lellis. I vari livelli governativi, a partire da quello regionale, devono essere sensibilizzati ad incrementare – qualora fosse necessario anche ripensando precedenti strategie – i servizi della sanità reatina, destinando nuove risorse economiche straordinarie all’Ospedale del capoluogo, ma anche all’ex Ospedale di Magliano Sabina, struttura che, a questo punto, sarebbe forse necessario rilanciare ben oltre l’offerta proposta attualmente. Senza contare la necessità, già garantita però dalle istituzioni, della ricostruzione di un Ospedale ad Amatrice. Questa tragedia ha ben evidenziato quanto sia necessario avere un’offerta sanitaria adeguata, sia in termini numerici che qualitativi, nell’area interna della Regione Lazio. Ci auguriamo che la politica del nostro territorio, intesa nel suo complesso e senza distinzioni di parte, sia in grado di avere la forza di rivendicare risorse certe in tempi necessariamente ristretti per le questioni poste in questo intervento, condiviso con molti cittadini, professionisti e categorie ascoltati negli ultimi giorni”.
E’ quanto dichiara il Presidente dell’Associazione Rietidecide, Ivano Paggi.
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