RIETI – La Zeus NPC versione 2019/2020 è praticamente fatta. Di seguito all’ingaggio dello statunitense Cannon, la triade Cattani-Martini-Rossi era chiamata a completare il roster con un secondo giocatore straniero e l’ultimo under che – questo è ufficiale – sarà l’abruzzese (aquilano, più precisamente) Niccolò Filoni. Con riferimento alla guardia d’oltre oceano, le attenzioni della dirigenza amaranto celeste si sono concentrate sul 24enne Elijah Brown e, ormai con ottime probabilità, sarà proprio questo giocatore il profilo deputato per completare l’assetto della Zeus NPC. Martini e Rossi avrebbero voluto uno tra Melvin Johnson o KT Harrell, tuttavia il budget a disposizione e le pretese di entrambe i cestisti a stelle e strisce hanno scoraggiato la dirigenza amaranto celeste che è stata “obbligata” a virare su un nome nuovo e diverso qual è, appunto, Elijah Brown. Si tratta del figlio del celebre ex giocatore e poi coach Mike Brown. Elijah ha compiuto 24 anni lo scorso 19 febbraio, è alto 193 cm e pesa 91 kg, viene da Oregon ed ha giocato in GLeague (la lega di sviluppo della NBA) per successivamente accasarsi – lo scorso anno – all’Alytus Dzukija nella prima lega lituana (un ottimo campionato) ove ha prodotto oltre 14 ppg. Elijah, per il momento, deve la sua “fama” al padre Mike che è stato un buon giocatore prima ed un bravo coach, poi, addirittura nella NBA (11 stagioni nella celebre lega pro). Mike Brown ha militato anche in compagini italiane ed ha preso parte ad un All star game, giocato a Roma unitamente all’ex reatino Joe Bryant. Elijah Brown ha un fratello più grande, Xavier, che ha giocato a propria volta in Italia. Insomma, le premesse per fare bene ci sono tutte e, se buon sangue non mente, Elijah non dovrebbe tradire le attese della Zeus NPC e del suo prossimo coach, Alessandro Rossi che lo ha voluto fortemente a Rieti. “Credo che abbiamo scelto il meglio che potessimo con il residuo budget disponibile – dice il coach della Zeus in merito al probabile, futuro straniero di Rieti – Brown è ovviamente un giocatore tutto da scoprire che in Lituania, al suo primo anno fuori dagli Usa, ha fatto molto e bene. Viene da un college prestigioso presso il quale è stato un top scorer in una conference importante”. Dopo aver escluso la possibilità di accaparrarsi uno tra Melvin Johnson e KT Harrell, la scelta di Rieti si era ristretta su due soli giocatori: Elijah Brown appunto e Delaricius Dunn. “Dunn era l’alternativa e si lasciava prediligere esclusivamente in ragione di una sua maggiore esperienza, ma personalmente Dunn non mi ha mai convinto – prosegue Rossi – non è un caso che Dunn abbia firmato con una squadra dell’A2 israeliana , un campionato decisamente inferiore al nostro”. Con riferimento ad Elijah Brown si attende l’ufficialità dell’ingaggio, ma fatti salvi eventi al momento imponderabili e che, comunque, sempre possono verificarsi fin tanto che non vi sia la firma di un contratto, sembra questo “figlio d’arte” il cestista deputato a supportare la Zeus NPC nel prossimo torneo di serie A2. Una formazione quasi del tutto nuova (i soli Vildera e Nikolic sono reduci dalla trascorsa stagione), quindi per i suoi otto decimi e che, adesso, il tecnico Alessandro Rossi sarà chiamato a smussare, compattare, levigare per costruire ed assemblare “una squadra”. Il giovane, ma talentuoso ed affermato tecnico napoletano, giunto ormai alla sua sesta stagione a Rieti, è perfettamente consapevole del duro lavoro che lo attende. “Siamo una compagine tutta da scoprire, come accade ogni anno – afferma il coach della Zeus NPC – sulla carta, però soltanto sulla carta, siamo meglio di qualcuna, ma peggio di altre. Direi che possiamo collocarci nel solito gruppone di mezzo. L’auspicio e la speranza è quella di aver indovinato la maggior parte delle scelte fatte, come accadde lo scorso anno”. (Valerio Pasquetti)