Dopo la pausa estiva e dovuta alle elezioni amministrative, sono riprese le assemblee del Tavolo di studio e
confronto sulla gestione dell’acqua pubblica. Gli aderenti al Tavolo ad oggi sono: gli amministratori di Cantalupo
in Sabina, Casaprota, Castelnuovo di Farfa, Concerviano, Mompeo, Montenero, Montopoli di Sabina, Montorio
romano, Roccasinibalda e Torricella in Sabina; i circoli del Partito democratico di Fara in Sabina e Montopoli di
Sabina; il gruppo provinciale di Sinistra italiana; i gruppi ATTAC Sabina, Centro Olistico Sabina, Conflitti,
Controvento, Faramerita e Legambiente Bassa Sabina.
Durante una fase di analisi e studio dello statuto APS S.p.A. è partito un dibattito costruttivo su alcuni punti
fondamentali che qui viene riportato:
1) Quote sociali della Provincia di Rieti.
La provincia di Rieti detiene una quota pari al 22.8% del capitale sociale. Come ben si sa, nelle società di
capitali le decisioni in Assemblea dei soci vengono assunte secondo il principio “un dollaro, un voto”,
ossia secondo la quota sociale che ciascun socio detiene, e non per teste come avviene nell’assemblea di
una qualsiasi altra realtà associativa.
Insieme ai comuni di Rieti e Fara in Sabina, i quali detengono la seconda (22,8%) e terza (6,82%) quota
più grande, la provincia indirizza ogni decisione della società e neutralizza il dissenso con una vera e propria
maggioranza di blocco. Ricordiamo che l’assemblea dei soci è l’organo che decide sulle questioni politicoimprenditoriali più importanti e avere una maggioranza di blocco simile distorce il principio democratico
che dovrebbe esser alla base di una assemblea dei soci di una società pubblica e nuoce al buon
funzionamento della società.
Inoltre, le quote della provincia non costituiscono, in realtà, la risposta a una esigenza di rappresentanza e
di tutela degli attuali utenti del servizio di gestione dell’acqua pubblica. Il compito di rappresentare e
tutelare i cittadini/utenti è affidato ai comuni e alle singole amministrazioni comunali, i quali, a causa delle
quote sociali detenute dalla provincia, vedono le loro quote e i relativi poteri compressi, potendo così
svolgere il loro ruolo politico e di garanzia in maniera depotenziata e solo formale in seno agli organi della
società.
2) Bonus per il Cda parametrati all’utile.
APS è una società in-house, una società il cui capitale sociale è detenuto totalmente da pubbliche
amministrazioni. L’obiettivo primario di questa società dovrebbe essere coincidente con quello delle
pubbliche amministrazioni: il soddisfacimento dell’interesse pubblico (in questo caso il soddisfacimento
dei cittadini/utenti). Eppure, dall’analisi del bilancio di esercizio 2020 e da come vengono parametrati i
bonus da corrispondere agli amministratori della società, APS risulta volta alla sola massimizzazione del
profitto. La gestione degli obiettivi (MBO) è stabilita a quanto gli utili superino in percentuale il capitale
sociale senza avere alcun collegamento al soddisfacimento degli utenti e qualità del servizio di gestione
della rete idrica.
3) Funzionamento del comitato analogo di controllo.
In APS esiste un organo di indirizzo politico e di controllo: il comitato di controllo analogo. I suoi poteri
sono ampi e le sue funzioni molto importanti. Senza elencarle tutte, giova ricordarne alcune: è l’organo di
sintesi e coordinamento tra i soci ai fini della formazione della volontà assembleare, propone linee guida
ed indirizzi, può richiedere la convocazione dell’Assemblea. Nonostante ciò, il comitato di controllo
analogo non è stato mai convocato dal suo presidente, il sindaco della città di Rieti; avrebbe potuto essere
convocato ad opera dei suoi membri ai sensi dell’art. 26.9 dello Statuto, ma così non è stato. Per questi
motivi, tale comitato non ha funzionato come avrebbe dovuto ed è stato di fatto ininfluente ai fini della
formazione della volontà assembleare
4) Gruppo Facebook ed eventi sul tema acqua.
L’Assemblea del Tavolo ha deciso di creare un gruppo Facebook dedicato agli utenti sul tema della
gestione dell’acqua pubblica. Il gruppo si chiama “ATO-3/ACQUA PUBBLICA: DISCUSSIONE”, è
pubblico e tutti i cittadini possono utilizzarlo per discutere, impostare e sviluppare un dibattito sano e
costruttivo sull’argomento, oltre che per segnalare le problematiche che affrontano in quanto utenti. È
fondamentale costruire uno spazio concreto dove far esprimere i cittadini ed è altrettanto fondamentale
svolgere un’opera di sensibilizzazione sul tema. Per quanto riguarda ciò, il gruppo sarà uno strumento
importante, necessario ma non sufficiente. Pertanto, organizzeremo nel corso dei lavori del Tavolo
incontri pubblici sul tema della gestione dell’acqua pubblica. La partecipazione di tutti è essenziale e
contribuisce al miglioramento del servizio e della gestione in generale.
Prima di concludere, però, è utile portare a conoscenza della cittadinanza altre tematiche che verranno poi
riprese in ulteriori comunicazioni e, soprattutto, negli eventi che verranno organizzati. Dalla lettura del
bilancio di esercizio del 2020 di APS S.p.A., la spesa per il settore della ricerca e sviluppo risulta essere pari
a 0 (zero). Questo significa che la società non investe un solo euro dei propri fondi per ricercare e
sviluppare tecnologie che possano migliorare la qualità dell’acqua e della gestione del servizio idrico. In
aggiunta a ciò, occorre sottolineare che non viene riportato il dato di spesa per le analisi delle acque e,
nonostante i problemi di siccità degli ultimi anni e le continue perdite sofferte nell’infrastruttura gestita da
APS S.p.A., non è chiaro se è stata effettuata una mappatura degli acquedotti – o quantomeno aggiornata
– e delle reti idriche. Giova in questa sede chiedere, infine, anche un chiarimento sulle fatture in merito
all’utilizzo delle pubbliche fontane inviate ai comuni e poi sospese e sul perché sono state parametrate
forfettariamente su un consumo potenziale e non fattuale.
In conclusione, per queste motivazioni, viene chiesto che la provincia ceda le proprie quote sociali, che
venga rivisto il meccanismo di assegnazione dei bonus ai consiglieri di amministrazione e che il comitato
di controllo analogo svolga la propria funzione politica e di controllo. Si invita, inoltre, la cittadinanza ad
iscriversi al gruppo Facebook, anche per seguire i lavori del Tavolo.
Il coordinatore del Tavolo
Massimo Giorgi
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