Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno dato esecuzione, nei confronti di un uomo di 37 anni, residente nella provincia di Rieti, all’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora, di presentazione alla Polizia Giudiziaria e del divieto di avvicinamento alla parte offesa, misure rafforzate con l’applicazione del braccialetto elettronico.
La misura eseguita dalla Polizia di Stato è stata emessa dal GIP del Tribunale di Rieti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, all’esito delle indagini svolte dagli investigatori della Squadra Mobile dopo che una donna, stanca di subire continue condotte vessatorie da parte del suo compagno, ha chiesto aiuto alla Polizia di Stato denunciando i suoi comportamenti violenti sia di carattere fisico che psicologico, protrattisi per oltre due anni.
All’uomo è stato fatto divieto di avvicinarsi alla compagna ed ai luoghi da lei abitualmente frequentati e, per la prima volta nel territorio della provincia di Rieti, la misura del divieto di avvicinamento è stata rafforzata con l’applicazione di un braccialetto elettronico, dispositivo di controllo a distanza (finora applicato a Rieti solo per il controllo degli arrestati ai domiciliari), introdotto dal Decreto Sicurezza del 2013 e ribadito nel c.d. Codice Rosso del 2019, un pacchetto di norme di particolare importanza in tema di contrasto alla violenza di genere.
Questo dispositivo invia un segnale quando “il controllato” si avvicina a luoghi a lui vietati inviando un messaggio di alert, sia alla parte offesa che alla Polizia di Stato che può così intervenire per reprimere eventuali trasgressioni e prevenire atti violenti nei confronti della vittima.
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