Massacro delle Foibe: il Presidente Rocca promuove il Progetto del Museo del Ricordo
di Rossana Alessandrini
Ancora oggi, a distanza di decenni, la memoria di eventi dolorosi del passato continua a richiedere un passo indietro, uno sguardo attento per comprendere appieno cosa significhi “ricordare”. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha recentemente evidenziato un capitolo spesso trascurato della storia italiana: gli orrori delle foibe e la persecuzione degli italiani del confine orientale durante gli anni tumultuosi della Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1943, dopo l’Armistizio, e nei mesi successivi del 1945, migliaia di connazionali presenti nelle terre del confine orientale furono oggetto di persecuzioni da parte dei partigiani di Tito. Un massacro senza precedenti, la cui crudezza fu amplificata dalla mancanza di attenzione internazionale, che determinò la costruzione di un muro di silenzio impenetrabile, che, come ricordato dal Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, solo a partire dagli anni Novanta sembrò venir meno.
Proprio al fine di preservare la memoria collettiva su una delle pagine più dolorose e sofferte della nostra storia nazionale, Rocca ha annunciato con orgoglio il lancio del progetto della Regione Lazio, in collaborazione con il MIC (Museo dell’Identità Contemporanea) per la creazione del Museo del Ricordo a Roma.
Un progetto che ha ottenuto il benestare del Consiglio dei ministri su proposta del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, sottolineando il ruolo cruciale di Roma e dell’intera regione nel custodire e promuovere la memoria nazionale.
Il Museo del Ricordo non sarà solo un luogo-simbolo dedicato al dramma vissuto dai tanti italiani nel confine orientale, ma rappresenterà un monumento e un omaggio “a tutti i ‘ricordi’ cancellati dalla storia”. Dunque uno spazio di riflessione, apprendimento e consapevolezza, offrendo un’opportunità per il confronto e la comprensione della complessità della storia del Bel Paese.
Con la creazione di questo museo quindi, la Regione Lazio, sotto la guida di Francesco Rocca, si prefigge l’obiettivo di annientare quell’oscurantismo che ha caratterizzato parte del nostro passato, dando voce alle vittime, a coloro che sono stati profondamente segnati da questa tragedia, e garantendo che le future generazioni possano comprendere appieno la preziosa esigenza del ricordo, che si impone, oggi più che mai, come un dovere indiscutibile.
L’auspicio più grande è proprio quello di veder brillare il Museo del Ricordo a Roma, che si erigerà come un faro di luce nella storia, illuminando i momenti più bui e controversi e contribuendo alla costruzione di una società più unita, nella consapevolezza e nella responsabilità.
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