RIETI – La stagione della Rieti dei canestri si è conclusa ufficialmente soltanto un paio di settimane or sono. Eppure è stata già inaugurata quella nuova. Ciò grazie allo sforzo ed all’impegno di Roberto Pietropaoli che ha illustrato ai tifosi, agli sportivi, ai cronisti, alla stampa le ragioni che lo hanno spinto a rilevare un titolo sportivo di serie A2: quello che era di Mantova. “Oggi non sono felice perché non ho vinto sul campo anche se lo avrei meritato al pari di tutte le quattro squadre che hanno giocato con noi a Ferrara – ha detto il proprietario della Real Sebastiani – Gli attestati di stima, le sollecitazioni, gli incentivi che, proprio a Ferrara, ho ricevuto da tutta l’Italia del basket, dai dirigenti di moltissime squadre fino ai vertici di Fip e Lega, mi hanno spinto e, anzi, quasi obbligato a rivedere la mia filosofia. Una società come la tua, mi è stato detto, non può seguitare a militare in serie B pertanto, se non riuscirai sul campo, dovrai rilevare un titolo sportivo di A2: tanto ho fatto!”. Questo mutamento di filosofia ha comportato un esborso economico che, purtroppo, non mancherà di ripercuotersi sul budget stagionale. “Acquisire il titolo sportivo di Mantova non è stato indolore – ha proseguito Pietropaoli – La spesa che abbiamo dovuto sostenere limita le nostre scelte di mercato. Per questo dico che i tifosi dovranno accontentarsi. Abbiamo reputato che la nostra squadra potrà collocarsi nella fascia di mezzo, ma non in quella più in alto e, poi, nemmeno in quella più in basso di tutta l’A2. La concorrenza, poi, qui è spietata: sono coinvolte città importanti e società solide quali Torino, Cantù, Udine, Treviglio, Forlì, Cento ed altre ancora. Competere con tutte queste non è agevole e, soprattutto, non lo è oggi che abbiamo dovuto sacrificare una fetta del budget per acquisire il titolo sportivo da Mantova. Faremo del nostro meglio, allestiremo una buona squadra, offriremo una pallacanestro bella e godibile, però invito la città ed i tifosi ad accontentarsi: quest’anno andrà così”. Il patron reatino è molto soddisfatto di quello che sarà il nuovo allenatore: Alessandro Rossi. “Non comprendo quei sostenitori i quali hanno scritto sui soliti social che, per la sua pregressa esperienza con la Npc, non sottoscriveranno un abbonamento con noi – ha proseguito Pietropaoli – Rossi è una splendida persona, un professionista preparato, è giovane, ambizioso e vuole arrivare. Io sono molto contento di lui e sempre più sono convinto della sua scelta”. Che squadra sarà la prima Real Sebastiani in serie A2? “Soltanto Spanghero e Piccin rimarranno con noi – prosegue il patron – Gli altri faranno le valigie. C’è qualche dubbio su Ceparano e su Chinellato, ma non credo che Rossi voglia tenerli. Per il resto ci stiamo adoperando. Serve un 5 italiano, ce ne sono 3 o 4 sul mercato ed io spero di accaparrarmi almeno uno tra costoro. Poi, se riusciremo ad avere tre lunghi indigeni, allora i due stranieri saranno nel ruolo di esterni (play-guardia, guardia o ala piccola); viceversa ripiegheremo su un 4 d’oltre oceano e su di una guardia Usa”. Pietropaoli è stato particolarmente attento a ricucire i rapporti con l’altra parte della tifoseria reatina. “Gradirei che, pur permanendo rivalità tra le due squadre cittadine – Npc e Real Sebastiani – i supporters abbiano rispetto per i contrapposti colori – ha asserito Pietropaoli – Voglio che ci sia non dico unione, ma quanto meno rispetto e che non si ricorra mai più a scrivere sui social parole ed epiteti irripetibili che, poi, vengono ribaditi durante le gare domenicali al PalaSojourner. Npc e Rsr non saranno mai unite, ma rispetto, civiltà e tolleranza non possono mai mancare tra formazioni anche se della stessa cittadina”.
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