Presentati oggi a Rieti dall’assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani, tre nuovi bandi per aiutare artigiani e Pmi del Lazio a modernizzarsi, migliorare la loro competitività, puntare sull’Internazionale e facilitare il loro accesso al credito.
Nel corso dell’evento è stata presentata anche la terza tranche di progetti (sono 75 quelli illustrati oggi) che sono stati finanziati grazie al bando, pubblicato l’estate scorsa, che metteva risorse a disposizione delle piccole attività economiche dei Comuni colpiti dal terremoto. L’avviso pubblico, finanziato con risorse regionali, prevedeva contributi a fondo perduto, con finanziamenti fino a un massimo di 20mila euro per gli investimenti delle microimprese (aziende con non più di 10 occupati, fatturato e attivo patrimoniale non superiori a 2 milioni di euro) iscritte al Registro delle Imprese o titolari di Partita Iva, esistenti o di nuova costituzione e aventi sede operativa in uno dei 15 Comuni del Cratere sismico. L’intensità dell’aiuto è dell’80% delle spese effettivamente sostenute e rendicontate mentre i progetti di investimento devono essere di almeno 4.000 euro. L’avviso pubblico aveva originariamente una dotazione di 2,5 milioni di euro, portati poi a 4 e poi a 5 milioni, a seguito del massiccio afflusso di richieste pervenuto dal territorio. Nel solo primo giorno di apertura del bando, infatti, il 3 luglio scorso, sono state presentate oltre 600 richieste di finanziamento, ben 330 nei primi 10 secondi e in totale oltre 700.
Alla fine del 2017 risultavano già premiati i primi 219 progetti passati in valutazione, e oggi si presentano gli ulteriori 75 risultati finanziabili. A oggi sono quindi stati finanziati 294 progetti che assorbono un contributo di 4,6 milioni. In parallelo sta continuando il lavoro di istruttoria e il reperimento delle risorse per finanziare tutti i progetti ammissibili. I 294 progetti ammessi finora a contributo sono localizzati a: Accumoli (4), Amatrice (36), Antrodoco (21), Borbona (8), Borgo Velino (4), Cantalice (7), Castel Sant’Angelo (2), Cittaducale (19), Cittareale (4), Leonessa (32), Micigliano (1), Poggio Bustone (9), Posta (13), Rieti (130), Rivodutri (4).
“Oggi premiamo una terza tranche di progetti che hanno vinto il bagno a supporto delle microimprese dei 15 Comuni del Cratere sismico, un bando – ha spiegato Fabiani – che ha avuto una risposta massiccia da parte del territorio. I progetti che premiamo oggi sono 75, e nel complesso i progetti sostenuti sono finora 294. Ma oggi presentiamo anche altri 3 bandi pensati per sostenere le attività economiche: quello per l’artigianato, quello per l’internazionalizzazione e infine Fare Lazio, una misura dedicata ad aiutare l’accesso al credito delle imprese. Tre avvisi pubblici che spero possano sospingere ulteriormente l’economia di quest’area”.
Per quanto riguarda i nuovi bandi su artigianato, internazionalizzazione e accesso al credito presentati oggi, questo il dettaglio degli avvisi:
Il primo, Interventi per l’Artigianato, da 3 milioni di euro (fondi regionali) è pensato per sostenere progetti di potenziamento della produttività e di innovazione delle imprese artigiane del Lazio attraverso progetti delle imprese (2,6 milioni) o servizi offerti dai Centri Servizi per l’Artigianato (Csa) (400.000 euro).
In seno ai 2,6 milioni destinati alle imprese sono previste due riserve, una da 600.000 euro per l’artigianato artistico e tradizionale e una da 400.000 euro per le attività artigiane con sede in un Comune con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti. I beneficiari sono le imprese già esistenti e le aggregazioni stabili o temporanee comprendenti almeno cinque imprese. Nel caso delle risorse dedicate ai Csa, i beneficiari sono aggregazioni di almeno due Csa accreditati con una copertura di almeno due Province del Lazio.
Circa la tipologia dell’aiuto, per quanto riguarda le risorse per le imprese, i contributi sono concessi a fondo perduto fino a copertura dell’80% del progetto, elevabili al 100% per i progetti che comportino l’assunzione di giovani under 35; l’importo minimo del progetto è di 5.000 € per quelli di imprese singole e di 30.000 € per quelli di imprese in forma aggregata, mentre il contributo massimo concedibile è di 25.000 € per i progetti di imprese singole e 70.000 € per quelli di imprese in forma aggregata.
Per quanto riguarda le risorse dedicate ai Csa, l’aiuto concesso sarà sempre a fondo perduto fino all’80% delle spese ammissibili, e comunque fino a un massimo di 200.000 euro. Quanto alle spese ammissibili, per le imprese, i progetti devono essere mirati all’innovazione (e-commerce, marketing, servizi Ict) o allo sviluppo della creatività (design, utilizzo di nuovi materiali, ecc.) delle imprese artigiane, sostenendo spese relative, ad esempio, a macchinari, hardware, brevetti, licenze, adesione a piattaforme di e-commerce, consulenze, formazione e assistenza tecnica.
Per quanto riguarda le risorse dedicate ai Csa, i progetti devono essere sovraprovinciali e devono riguardare l’offerta di servizi per la crescita e l’innovazione delle imprese artigiane, e le risorse potranno essere utilizzate per spese di personale, consulenze e altre spese indirette. Tempi e modalità: la domanda potrà essere compilata a partire da oggi, 6 febbraio 2018 su GeCoWEB e potrà essere presentata via Pec, a “sportello”, a partire dal 22 febbraio (risorse per le imprese), e fino al 15 maggio, o dal 27 febbraio (risorse per i Csa) e fino al 17 maggio.
Quanto al secondo bando, Internazionalizzazione Pmi, da 2,2 milioni di euro (fondi europei del Por-Fesr 2014-2020), ha come obiettivo la concessione di contributi a fondo perduto a imprese, in forma singola o associata, per progetti di internazionalizzazione, anche di piccola entità (come ad esempio la partecipazione a fiere, azioni di promozione), per la copertura di costi per brevetti o per la tutela di marchi, per ottenere i servizi di un temporary export manager, o ancora, e questa è una novità di questo bando, per inviare all’estero il primo ordine ricevuto (il contributo può sostenere il pagamento delle spese di spedizione e quelle di sdoganamento merci).
Si tratta quindi di una misura indirizzata a tutte le tipologie di imprese laziali, sia quelle che esportano già stabilmente, ma soprattutto a quelle che lo fanno in modo più sporadico o ancora non operano all’estero. I beneficiari, nel dettaglio, sono le Pmi già esistenti, inclusi i liberi professionisti, e le aggregazioni temporanee comprendenti dalle 2 alle 6 imprese (per quest’ultima modalità è prevista una riserva del 50%).
I finanziamenti sono concessi a fondo perduto fino a copertura del 50% o del 70% dell’investimento, a seconda del regime di aiuto applicabile.
I progetti di imprese singole devono presentare spese ammissibili tra 5.000 e 30.000 euro, mentre per le imprese aggregate tra 20.000 e 100.000 euro.
Tempi e modalità: la domanda potrà essere compilata a partire dal 13 febbraio 2018 su GeCoWEB e potrà essere presentata via Pec, a “sportello”, a partire dal successivo 1° marzo (e al massimo entro il 24 maggio).
Per sostenere l’accesso al credito e alle garanzie delle imprese e dei liberi professionisti del Lazio, la Regione ha messo in campo poi un pacchetto di misure chiamato Fare Lazio (per info www.farelazio.it) con una dotazione complessiva di 62,5 milioni ripartiti in diversi strumenti:
Oltre 38 milioni per il Fondo Rotativo per il Credito alle Imprese, che concede finanziamenti a tasso zero compresi tra un minimo di 10.000 e un massimo di 50.000 euro ed è composto da diverse sottosezioni, tra cui:
§ 4,8 milioni per la competitività del settore manifatturiero
§ 9,6 milioni di euro per le imprese che vogliano investire per realizzare interventi di riduzione dei costi energetici attraverso l’efficientamento
§ 4 milioni per le imprese artigiane
§ 3 milioni per le società cooperative
§ 2 milioni di euro riservati a prestiti ai soggetti titolari di licenze taxi rilasciate dai Comuni della Regione Lazio per acquistare vetture elettriche o ibride;
§ 4 milioni di euro per le imprese del settore turistico per investimenti nelle strutture ricettive alberghiere localizzate nel Lazio;
§ 9,6 milioni per tutti gli altri settori, con riserva del 40% per il commercio al dettaglio.
Ø 11,5 milioni per il Fondo di Riassicurazione che punta a ridurre il costo sostenuto dalle imprese per l’ottenimento della garanzia offrendo una riassicurazione ai Confidi;
Ø 3 milioni per i Voucher di Garanzia, ovvero un contributo a fondo perduto alle imprese per coprire parte o tutti i costi sostenuti per l’ottenimento di una garanzia rilasciata da un confidi a fronte di un finanziamento erogato dal sistema bancario;
Ø 9,6 milioni per la Garanzia Equity, ovvero una garanzia gratuita su aumenti di capitale sociale effettuati da vecchi e nuovi soci dell’impresa destinataria.
0 commenti