Tutto esaurito al Teatro Flavio Vespasiano per lo spettacolo di chiusura del Reate Festival, Adina di Rossini, per la regia di Cesare Scarton. Una produzione propria, nata sul palcoscenico del teatro in questi giorni con forze giovani e un apparato scenografico che ha utilizzato.
Una scommessa ampiamente riuscita per la Fondazione Flavio Vespasiano: il teatro gremito ha partecipato con grande attenzione al pathos della vicenda. I cantanti provenivano da Opera Studio dell’Accademia di Santa Cecilia, il programma di alto perfezionamento in canto lirico, l’Ensemble Novecento era formato dai musicisti dei corsi di perfezionamento Santa Cecilia Music Masters. Tutti diretti da Carlo Rizzari, con la regia di Cesare Scarton. Lo spettacolo si è avvalso delle scenografie digitali realizzate da Flaviano Pizzardi . Tra i momenti più toccanti la scoperta del Califfo di essere in realtà il padre della fanciulla che ama, nata da un amore giovanile proprio con quella donna che i tratti della giovane ricordavano inspiegabilmente. Dei giovani interpreti è stata apprezzata la disinvoltura scenica: grande presenza per il Califfo di Dario Ciotoli. Straordinaria l’Adina di Carmen Romeu, scenicamente padrona del personaggio. Ottimi il Belcanto Chorus e dell’Ensemble Novecento diretto da Carlo Rizzari.
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