Nel giorno del pensionamento di Roberto Lorenzetti come direttore all’Archivio di Stato di Rieti, si è consumato uno squarcio senza precedenti alla Fondazione Varrone. Uno squarcio politico, a detta dei bene informati. Lorenzetti si è dimesso da vicepresidente del Cda dell’ex Fondazione Bancaria e contemporaneamente ha lasciato anche il timone della Sabina Universitas.
Pezzi di Pd contro altri esponenti del partito. Oggetto del contendere, a quanto pare, sarebbe stato il futuro della Fondazione stessa e della “partecipata” Sabina Universitas. A Lorenzetti, in uscita non soltanto dall’Archivio di Stato (per raggiunti limiti d’età) ma anche dalla Fondazione Varrone per scadenza del mandato tra qualche mese, era stata assegnata la presidenza della Sabina Universitas: una struttura tanto importante quanto complicata.
Sui finanziamenti da parte della Fondazione Varrone al Polo Universitario Reatino sarebbero iniziate subito le prime scaramucce, esplose quando all’ordine del giorno sono arrivati anche gli stipendi possibili per i vertici universitari. Si è rotto l’idillio con il presidente D’Onofrio? Di fatto le nomine in quota Pd e dintorni si sono scontrate tra di loro in un vortice incomprensibile per gli studenti e le famiglie reatine.
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