Di: Armando Michel Patacchiola
Tempo di Mondiali in tv, con sorprese e conferme da parte dei team delle nazionali più forti. Ma non siamo in Russia, non allo stadio Stadio Lužniki di Mosca, e non è un un gioco quello che sta vivendo Ponzano Romano comune nell’estrema periferia nord di Roma, a confine con Forano, Poggio Mirteto, Stimigliano. Separati dal Fiume Tevere.
Qui, secondo quanto voluto dal Sindaco Enzo De Santis, potrebbe sorgere una centrale a Biogas. Il via libera è stato dato lo scorso settembre.
La centrale, che nelle funzioni dovrebbe risolvere il problòema dei rifiuti, dovrebbe sorgere in località Brecceto, nella valle del Tevere, ed è sottoposta a vincolo paesaggistico. L’area, tra le altre cose, è indicata quale “area a verde agricolo” sia dal PRG sia dal PTPR regionale ed è stata pensata per gli usi civici a beneficio della collettività. Oltre ad esser considerata da molti un pericolo per la salute.
Ma c’è di più. l’area in questione è direttamente connessa ad aree con vincolo archeologico.
Ieri alla presenza dei consiglieri regionali Emiliano Minnucci (PD), Paolo Ciani (Centro Solidale), Laura Cartaginese (Forza Italia), Marco Cacciatore (M5S), Fabio Refrigeri (PD) – i sindaci interessati hanno espresso le loro preoccupazioni sugli eventuali rischi ambientali e per la salute dei cittadini. E la Regione pare aver accettato di portare ai vertici le problematiche.
Per Emiliano Minucci (PD) “È necessario, così come ribadito ai presenti, continuare a prestare grossa attenzione al fine di preservare le specificità del territorio e salvaguardare la salute dei residenti interessati, già a partire dal nuovo Piano rifiuti regionale che non può non tener conto anche della situazione che si sta vivendo a Ponzano. A riguardo è già pronta una mozione da portare in Consiglio Regionale a difesa del territorio in oggetto”.
Tra le colpe che i cittadini danno all’amministrazione comunale di Ponzano c’è quella di non aver mai informato adeguatamente sui rischi dell’impianto.
Anche per questo motivo il via libera dato alla Sogliano Ambiente è visto come una distorsione del mandato popolare a loro conferito. Tutto il paese, come si evince dalle foto, è stato ampiamente contestato. Non come un campione che sbaglia un calcio di rigore ai mondiali, non con cartelloni per incitare alla vittoria la propria squadra. Ma come un reale malessere vissuto dai cittadini, che vivono la centrale come un potenziale rischio per la loro salute.
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