Se fosse un detto sarebbe: “tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”. Ma non si tratta di un proverbio quanto l’esito delle indagini di un furto del marzo scorso ad una rivendita per prodotti agricoli. A finire in carcere un quarantacinquenne pluripregiudicato di Rieti, (R. G. le iniziali). Ad incastrarlo le impronte lasciate sul luogo del furto. Lo “zampino” appunto. Non solo l’impronta ad incastrare R.G. Ma anche altri tasselli rilevati dai militari reatini hanno tolto tutti i dubbi agli inquirenti.
Si tratta senza dubbio di un successo per i militari del nucleo operativo della compagnia dei Carabinieri di Rieti, che sono intervenuti nel sopralluogo delle primissime ore. Proprio durante la fase dei rilievi tecniche è stata rilevata l’impronta che ha incastrato il ladro, anche grazie ai tempestivi e certosini controlli dei Ris di Roma.
L’inconfutabilità delle prove raccolte hanno infatti permesso alla Procura della Repubblica di Rieti di emettere un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti del pregiudicato reatino, il quale nella mattinata odierna e’ stato arrestato e condotto alla casa circondariale di Rieti in attesa di giudizio definitivo di colpevolezza.
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