Il dottor Enrico Zepponi, ex primario del Laboratorio analisi dell’Ospedale De Lellis – e già Consigliere comunale con delega alla Sanità durante l’Amministrazione Petrangeli – interviene sulle polemiche che hanno fatto seguito alla dichiarazione dell’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, sommerso dalle critiche, secondo cui il Laboratorio reatino “resterà” in attività.
“L’assessore dichiara che il laboratorio resta, ma come resta – dice Zepponi – se nel decreto regionale 219 è previsto che il laboratorio erogherà solo le prestazioni di base per i pazienti ricoverati e le urgenze?
Gli esami classificati di categoria superiore alle prestazioni di base, verranno infatti eseguiti nel Laboratorio dell’ospedale San Filippo Neri di Roma, compresi tutti gli esami relativi alle prestazioni ambulatoriali dell’intera provincia sia essi di base che di più elevata complessità. Questo significa che nel nostro ospedale ai pazienti esterni verranno eseguiti solo i prelievi dei campioni di sangue o di altri materiali biologici. Le analisi, anche quelle di base, si svolgeranno altrove al contrario di quanto avviene in tutte le altre provincia del Lazio.”
“La conseguenza – prosegue – sarà il depotenziamento quali-quantitativo del Laboratorio del De Lellis mentre giornalmente dovranno essere trasportati a Roma centinaia di campioni biologici con rischi e costi che ciò comporta. Ci sarà necessità di adeguare le infrastrutture informatiche con grosse problematiche economiche e tecniche, mentre a Rieti ci sarà una pesante ricaduta negativa sull’occupazione del personale medico e paramedico”
“Asserire che nulla cambierà – afferma con forza Zepponi – è falso e penalizzante per il nostro territorio già vittima di una disastrosa viabilità e delle conseguenze del terremoto”.
“Già quattro anni fa – conclude – in una mia relazione al Consiglio comunale, pubblicata anche sul sito, denuncia il rischio del depotenziamento del Laboratorio Analisi e quindi dell’intera Sanità provinciale. Ora è il momento di passare dalla proteste verbali a più efficaci azioni di difesa del nostro Ospedale e quindi della salute di tutti i cittadini”.
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