Si è svolta Sabato 26 Gennaio presso l’aula consiliare del Comune di Rieti, la presentazione della candidatura al consiglio Regionale di Matteo Simeoni, candidato nella lista civica Storace presidente.

Un incontro che ha visto una partecipazione massiccia e un entusiasmo attorno alla figura del candidato.

I temi affrontanti sono stati molteplici, dal perché della scelta da parte dello stesso di accettare questa battaglia, al significato che intende dare e far capire della sua discesa in campo, ai temi per lo sviluppo del territorio.

Sul perché di tale scelta, Simeoni ha dichiarato: ciò che mi ha portato a questa decisione è strettamente collegato al momento che stiamo  vivendo, la crisi economica che stiamo attraversando e la delusione dopo un anno dall’avvio della tecnocrazia nel paese, presentata quale unica via di uscita e detentrice di ricette miracolose per uscire dal tunnel, risultato il  peggior esperimento possibile, Il distacco e il rigetto legittimo da parte dei cittadini nei confronti della politica e delle istituzioni sempre più interessate a questioni personali e caratterizzatesi per scandali e malcostume hanno fatto si che mi impegnassi in prima linea per dimostrare che la politica non è, quella vera non è affatto come è stata rappresentata fin ora e che la risposta non è nell’antipolitica fine a se stessa ma nella riaffermazione della buona politica.

I significati della  candidatura, ha continuato Simeoni sono da ricercarsi nelle seguenti motivazioni:

Sposare questa battaglia significa abbracciare la via del cambiamento, accettare questa sfida significa avviare seriamente la formazione di una nuova classe dirigente, abbracciare questo percorso significa,  e faccio appello ai delusi del centro destra e alle anime ancora spaesate del territorio, significa avviare la costruzione di un novo centro destra che sappia mettere insieme le capacità e le competenze dimostrate nel campo da alcuni esponenti ancora impegnati in prima linea e la freschezza e la passione di giovani come me che hanno voglia di cambiare le sorti di questo nostro territorio.

Ma il significato più profondo che ha nel suo Dna questa battaglia è nel voler riaccendere una speranza, nel voler far ritornare a  sognare le nuovi generazioni.

Immergersi e sentirsi in prima linea con me in questa sfida significa riaffermare un protagonismo giovanile che vuole uscire dalla rassegnazione, che pretende di riappropriarsi del diritto al futuro, che esige una classe dirigente che crei le condizioni, affinché possano progettare una famiglia, trovare opportunità lavorative senza essere costretti a dover fuggire e a fare viaggi della speranza.

Sui temi, ha aggiunto il candidato, è necessario ripartire da l’avvio di una nuova politica industriale, difendendo con le unghie e con i denti tutto ciò che esiste all’interno del nucleo. È necessario però indirizzare le politiche in questo settore senza inseguire sogni irrealizzabili, inseguire la grande industria nel nostro territorio è un progetto destinato a fallire. Bisogna avere il coraggio di costruire le condizioni affinché quel tessuto fatto di piccole e medie imprese possano essere dotate di strumenti capaci di potenziare processi produttivi  generando nuovi posti di lavoro, in questo senso è necessario istituire la cittadella dell’innovazione, strumento legato all’innovazione e la ricerca capace di dare risposte concrete e di ridare al nucleo stesso fattori di appetibilità per eventuali nuovi insediamenti. Da qui le presa di posizione forte tesa a dire, stop alla trasformazione del nucleo in un grande centro commerciale.

La sanità, che ci ha visto sicuramente penalizzati per effetto di criticità provenienti dal passato, puntando su il potenziamento dell’assistenza territoriale, lo sblocco del tour over specie per l’assistenza domiciliare integrata, l’avvio concreto dell’integrazione tra politiche sanitarie e quelle legate alla assistenza e sociali, fare delle criticità delle strutture di Magliano e Amatrice un opportunità mantenendo i livelli ad oggi presenti opponendosi fortemente ad eventuali ridimensionamenti da parte del neo commissario alla sanità.

Per fare tutto questo la chiave di volta non può che essere quella indicata da Storace, pretendere che la sanità laziale torni appieno nelle mani della regione Lazio, uscendo così da una logica ragionieristica della sanità a favore di una politica prima che economica sociale.

Altri i temi affrontati, dalle infrastrutture, al Terminillo ai nuovi modelli di sviluppo da mettere in atto per questo territorio, su questo tema Simeoni ha aggiunto: per la nascita di nuovi modelli di sviluppo è necessario mettere a sistema tutte le risorse intrinseche del territorio, per fare questo non possiamo permetterci un Comune Capoluogo azzoppato e confuso, sul turismo l’artigianato locale rifiuti, il Comune di Rieti ha e deve giocare un ruolo centrale, non è più accettabile che la nuova amministrazione si trinceri dietro le problematiche di bilancio. Ci sono opportunità che possono essere attivate e che esulano dalle politiche di bilancio. Il Sindaco di Rieti, dimostri di essere in grado di governare altrimenti si dimetta, Rieti e la provincia non possono permettersi di perdere ulteriore tempo.

Questi alcuni dei temi portati all’attenzione dei presenti.  Simeoni ha poi concluso: non è assolutamente vero che l’esito di questa battaglia è già scritto, il candidato alla presidenza del centro sinistra non è l’uomo imbattibile che il centro sinistra vuol far credere, anche perché in questi giorni ho molto riflettuto su cosa potesse farlo ritenere tale, e non ho trovato alcun motivo se non quello di essere il fratello del commissario montalbano e che gli somigli molto. Spero che non sia questa la motivazione del centro sinistra anche perché ritengo che sia un offesa nei confronti delle intelligenze del nostro territorio.